Lisistrata, la commedia di Aristofane portata in scena dagli studenti dell’Umberto I di Ragusa

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Ragusah24 - Lisistrata - prove

Tanta energia e voglia di creare, all’insegna della cultura e della crescita personale. È forte la carica positiva emanata dagli attori Luca Iacono e Fabio Guastella, formati alla scuola dello Stabile di Catania, in veste di promotori e professori del laboratorio teatrale del Liceo classico Umberto I di Ragusa.

Li abbiamo incontrati nel corso delle prove generali della rappresentazione che andrà in scena domani (alle 18 e 21) alla sala pluriuso Ideal. Lisistrata di Aristofane (riduzione di Luca Iacono), questa la scelta (significativa e coraggiosa) dei due registi che nel corso dell’anno scolastico hanno lavorato con una ventina di studenti e che domani vedrà il debutto. “Una commedia che parla di sesso ma principalmente di due universi contrapposti – spiegano – quello femminile e quello maschile. Si tratta di un tema dalla stringente attualità. Una proposta moderna, per noi una scommessa”.

Nel corso dell’anno scolastico Luca e Fabio hanno lavorato sul linguaggio del corpo, sulla gestione dei tempi, oltre che sulle dinamiche proprie del palcoscenico. “Si tratta di passaggi fondamentali che il genere commedia richiede per divenire efficace. Ovviamente c’è ancora qualcosa da affinare, oggi per la prima volta abbiamo provato su questo palco. In generale siamo molto fieri dei nostri ragazzi, alcuni con talento puro, tutti con la determinazione e la voglia di fare sacrifici per crescere. Questo per noi è molto importante e gratificante. I loro progressi ci spingono a fare meglio”.

Luca e Fabio dirigono il Laboratorio teatrale all’interno del Classico ragusano da tre anni. “L’approccio è stato molto emozionante, soprattutto per me – spiega Luca – che ho frequentato l’Umberto I. Dagli studi classici è nata la mia passione per il teatro. Tornare quindi al mio Liceo, in veste di insegnante, è stato bellissimo. Mi tremavano le mani”. “Gli studenti ci hanno accolto con curiosità – ha aggiunto Fabio – visto che subentravamo ad una gestione del Laboratorio completamente diversa, più classica, diciamo. Insieme ai nostri alunni siamo cresciuti anche come attori”.

Luca Iacono e Fabio Guastella sono due trentenni che vivono di teatro. Dopo gli studi sono tornati a Ragusa per coltivare la propria arte. “Non è affatto semplice, eppure è possibile – spiegano – basta essere creativi, mettersi in gioco ogni giorno, avere voglia di fare e certamente non stare seduti in attesa del grande copione. Spesso chi fa questo mestiere è bravo a lamentarsi che le cose vanno male. Noi siamo dell’idea che si può andare avanti, facendo tante cose diverse ma tutte all’insegna del teatro”. E quindi oltre al ruolo di attori, Luca e Fabio organizzano laboratori scolastici e tante, diverse iniziative che li tengono occupati a tempo pieno. “A Ragusa, perché è bello poter essere ciò che si è nella propria città, senza fossilizzarsi ma avendo lo sguardo aperto a 360 gradi”.

Un ambiente non semplice, quello cittadino, ma non per questo impraticabile. “Noi non siamo in competizione con nessuno – concludono – rispettiamo tutti e crediamo nella collaborazione come momento di crescita. Certo, a Ragusa non c’è nemmeno un teatro, eppure luoghi come l’Ideal rappresentano una possibilità. Basta non arrendersi. Facciamo spettacoli nel corso dell’anno nelle scuole, all’interno di palazzi e persino all’aperto. Non ci sono alibi per chi ha voglia di fare e di crescere. Sta ad ognuno di noi esprimere ciò che sente, nei modi che ritiene più idonei ed efficaci”. E, agli studenti che aspirano ad una carriera sul palcoscenico, consigliano: “Studiare tanto, in qualsiasi campo, ti da la giusta base per poterti mettere in gioco, per coprirti le spalle. Nessuna strada è sbagliata, basta sapere che richiede tantissimi sacrifici”. Questa la “lezione” di Luca Iacono e Fabio Guastella, domani sera nelle vesti di registi di Lisistrata, portata in scena dai ragazzi del laboratorio teatrale del Liceo classico Umberto I di Ragusa. Assistente alla regia: Alexandra Saceanu; Scene e costumi: Lauda Cocuzza; Fonica: Francesco Gennaro; Impianto audio-luci: Le officine sonore