Forconi in piazza San Giovanni a Ragusa

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L’ennesimo sfratto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato i Forconi a scendere nuovamente in piazza a protestare. Oggi in Piazza San Giovanni a Ragusa c’era anche il leader del movimento Mariano Ferro insieme a Piero Bellaera e Peppe Agosta rappresentanti dei Forconi di Modica.

È avvenuto infatti nella città della Contea l’ultimo assurdo caso che ha visto protagonista un imprenditore modicano padre di un bambino di soli otto anni con a carico un’anziana donna disabile che ha perso la sua casa venduta all’asta. “La casa in questione – ci racconta Ferro – è stata venduta all’asta. Abbiamo incontrato il Ministro Alfano su input dell’on Nino Minardo, abbiamo incontrato il ministro Boschi su input della senatrice Venerina Padua, abbiamo incontrato il Presidente Renzi, Del Rio credo che non abbiamo più nessuno da incontrare e così ci sediamo qui in silenzio. Quasi sotto tono partiamo così a tempo indeterminato, in attesa che venga qualcuno qui, non vogliamo spingere sarà la situazione che si verrà a creare che presserà. Dopodiché aspettiamo l’intervento del Prefetto che è stato già avvisato di quello che stiamo facendo. Non è più necessario portarsi dietro duecento persone. Ci hanno preso già abbastanza in giro. Adesso basta“.

A sostenere la protesta dei Forconi i componenti del comitato contro le aste giudiziarie. In prima linea Angelo Giacchi che torna a fare lo sciopero della fame. “Essere presente davanti all’ufficiale giudiziario -spiega Giacchi – che non si ferma davanti ad una famiglia con un bambino piccolo, con una anziana non autosufficiente, ti fa scattare ancora più rabbia e ti fa chiedere: ma dove stiamo andando? E per questo non possiamo restare a guardare. Dobbiamo riprendere la battaglia che abbiamo da sempre fatto. Chiediamo un intervento serio e decido di Sua Eccellenza il Prefetto che sappiamo essere molto attenta a queste problematiche. Non ci muoveremo da qui e personalmente continuerò a fare lo sciopero della fame fino a quando avremo l’incontro con il Prefetto anche per avviare insieme un movimento che ci metta nelle condizioni di portare al tavolo del Governo Nazionale queste problematiche”.

È così in un caldo e ventoso giorno d’estate mentre tutta l’Italia si ferma per guardare la partita c’è chi resterà in piazza a protestare. Una piazza che purtroppo oggi sembrava indifferente a questa protesta.