“Corto Maltese, conversazione con Irene”: un progetto multimediale concepito da un gruppo di artisti

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Corto Maltese, conversazione con Irene” è un progetto multimediale concepito da un gruppo di artisti per ridare vita alla storia e ai viaggi di un veliero, “Irene di Boston”, tristemente distrutta dall’usura del tempo sulla spiaggia dove era collocata: la “Balata” di Pozzallo.

In questo recupero, lo spettacolo vuole rendere omaggio all’eroe che più di tutti ha fatto del viaggio il proprio tratto distintivo: Corto Maltese. A ventidue anni dalla morte di Hugo Pratt, autore fra i più innovativi del fumetto mondiale, il gruppo vuole rendere omaggio anche al marinaio inventato dall’autore veneziano. La loro conversazione, apparentemente impossibile, diventa un percorso onirico e simbolico sulla necessità del viaggio oltre i limiti che questi tempi sembrano imporre. È una storia al di fuori dallo spazio e dal tempo, dove il mare diventa un territorio di scambio, di confronto e comunicazione fra gli uomini.

Tutto è nato dall’incontro casuale dello scrittore Marco Steiner con il relitto di Irene di Boston sulla spiaggia di Pozzallo che si chiama “Balata”, quasi come la “Ballata del Mare Salato”, la storia che vede nascere il personaggio di Corto Maltese creato dalla fantasia di Hugo Pratt nel 1967 e quest’anno, a 50 anni dalla nascita del mitico marinaio, questa performance vuole rendere un omaggio allo spirito d’avventura, all’amicizia e all’amore per il mare e la libertà che sono i valori fondamentali di Corto Maltese.

Dopo quell’incontro, il regista Vincenzo Cascone, l’artista Giovanni Robustelli, il fotografo Marco D’Anna e il musicista Francesco Cafiso, hanno contribuito alla realizzazione corale di questa storia esprimendo ognuno a suo modo la propria arte.

I particolari sono stati resi noti questa mattina, nel corso di una conferenza stampa ospitata presso l’Aula consiliare del Municipio. All’incontro coi giornalisti sono intervenuti il sindaco Filippo Spataro, l’assessore allo Spettacolo e turismo Sandra Sanfilippo, gli stessi Vincenzo Cascone, Giovanni Robustelli, Marco D’Anna e Francesco Cafiso e l’attrice Anita Indigeno.

Il primo cittadino ha salutato positivamente la sinergia creata da “tante personalità della cultura e dello spettacolo per dar vita a un evento così bello e interessante”. “Un evento – ha concluso il sindaco Spataro – che segna il rilancio per Comiso sotto il profilo artistico e culturale dopo gli anni del dissesto. Uno spettacolo che ci inorgoglisce ospitare nella nostra città per il contenuto di altissimo livello. In esso si racconta la libertà in modo così poliedrico e originale e mi auguro questo sia solo l’incipit di una collaborazione lunga e duratura”.

Per Marco Steiner “si realizza un sogno”. Lo scrittore dopo aver ricordato la genesi dell’idea ha sottolineato che “abbiamo posto in essere un lavoro artistico corale e importante sotto l’aspetto umano e sociale. La storia, tra verità e fantasia, è bellissima perchè dietro la barca, l’Irene di Boston, c’è comunque un vissuto”.

Vincenzo Cascone ha posto l’accento sulla collaborazione immediata instauratasi con Spazio Naselli, mentre Francesco Cafiso ha dichiarato d’essere felice di essersi lasciato coinvolgere in questo progetto artistico. “Sono un membro dell’equipaggio – ha precisato il jazzista – e ringrazio Steiner e Cascone che mi hanno fatto parteciapre a un progetto così interessante e sempre più coinvolgente. Per l’occasione ho scritto di getto alcune composizioni che spero piaceranno”.

Lo spettacolo sarà un’esperienza per il pubblico ma anche per noi stessi che stiamo vivendo un’esperienza artistica e di amicizia – ha osservato Robustelli -. Il progetto è innovativo per ciascuno di noi perchè ci stiamo liberando delle consuetudini dei nostri linguaggi”. Infine, Anita Indigeno, che rappresenterà la barca ormai in disarmo, ha rilevato l’originalità del suo ruolo. “Per la prima volta interpreto un oggetto – ha detto – ed è un’esperienza sicuramente nuova e stimolante come il lavorare con artisti di questo calibro e così diversi l’uno dall’altro”.

Sulla scena, a dare voce e immagini alla narrazione ci saranno gli attori Anita Indigeno e Paolo Scheriani, mentre il gruppo Pixelshapes si occuperà dell’elaborazione video. A Comiso, in anteprima italiana il 15 Aprile 2017 alle ore 21.00, Spazio Naselli, da giovedì l’open day al Teatro Naselli con ingresso libero per assistere alle prove.