Operazione Bonnie e Clyde, arrestata la ‘coppia dei furti’

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La Polizia di Stato ha arrestato una coppia ritenuta specializzata in furti in abitazione.

Le indagini hanno avuto inizio da un furto in abitazione consumato a Marina di Ragusa la scorsa estate, ricostruito grazie alle immagini di videosorveglianza.

In più occasioni, secondo le indagini, i due hanno rubato bancomat custoditi unitamente ai codici pin, prelevando importanti somme di denaro.

10 i furti ricostruiti dalla Squadra Mobile, consumati a Marina di Ragusa, Scoglitti, Comiso e in abitazioni delle campagne ragusane.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha eseguito il dispositivo di misura cautelare in carcere a carico di Salvatrice Trubia, 28 anni, di Gela, e di Angelo Grasso, 25 anni, nato a Ragusa. La coppia è domiciliata a Vittoria.

Il provvedimento di esecuzione è stato emesso del Sost. Procuratore della Repubblica di Ragusa Dott.ssa Bisello Giulia e disposto dal GIP presso il Tribunale ibleo.

GENESI

Nel mese di agosto 2017 un cittadino ragusano in villeggiatura a Marina di Ragusa ha segnalato alla Polizia di Stato di aver subito un furto presso l’abitazione estiva, peraltro consumato in pieno giorno. Negli uffici della Polizia di Stato non era la prima denuncia di furto che perveniva, pertanto il fenomeno era preoccupante stante anche il modus operandi messo in atto dagli autori.

LE INDAGINI

La Squadra Mobile di Ragusa ha davo avvio immediato alle indagini mediante l’esame delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

Grazie ad un’attenta ricostruzione del primo furto segnalato, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei due soggetti.

I sospetti avanzati dagli uomini della Squadra Mobile visionando le prime immagini sono poi stati confermati da altre attività investigative. Grazie alla conoscenza del territorio i poliziotti hanno riconosciuto Grasso, per altro con precedenti.

Al fine di risalire all’identità della donna, è stato necessario ricostruire il tutto tramite la targa dell’auto da loro utilizzata.

Dopo accurate ricerche è stato possibile appurare quale fosse la loro strategia, ovvero effettuare diversi passaggi in auto per controllare le abitudini delle vittime per poi colpire.

Essendo in due in auto, peraltro una coppia di fidanzati (da qui il nome dell’operazione) non destavano sospetti ma tutto il contrario, pertanto si muovevano indisturbati.

La Squadra Mobile, su autorizzazione della Procura della Repubblica, ha curato le intercettazioni delle conversazioni in auto e telefoniche, avviate dopo aver avuto certezza del veicolo a loro in uso. Grazie  alle attività tecniche è stato possibile raccogliere inequivocabili fonti di prova.

Dopo mesi di indagini gli investigatori hanno constatato la spiccata professionalità della coppia. Non esitavano davanti a nulla e stavano attentissimi agli impianti di videosorveglianza ma, in alcuni casi, gli errori sono stati fatali per il programma criminoso.

Dopo ore ed ore di intercettazioni, gli uomini della Squadra Mobile conoscevano ogni passo dei due indagati, pertanto sono stati interrotti i loro propositi criminosi con attività preventive.

In altri casi, la loro attenzione posta rispetto alle telecamere ed al veicolo utilizzato non hanno permesso di interrompere l’attività delittuosa ma sono stati ricostruiti 10 furti consumati o tentati e l’utilizzo fraudolento di carte di debito (bancomat). In più di un’occasione è emerso che la coppia dopo il furto di bancomat o carte di credito, tentasse di utilizzarle subito mediante i codici pin che, purtroppo, in alcune occasioni era custoditi insieme agli strumenti.

I due indagati ogni giorno pianificavano furti o altre tipologie di reato ma l’attività d’indagine ha permesso di scongiurare diversi atti criminosi, così come recuperare refurtiva. Nel periodo di Natale hanno consumato un furto a Comiso ma sono stati subito dopo fermati dalla Polizia di Stato in territorio di Vittoria mentre facevano rientro in casa; in quella occasione la refurtiva veniva subito restituita al legittimo proprietario, incredulo dell’immediato rinvenimento.

Al termine delle indagini durate 6 mesi, la Squadra Mobile di Ragusa ha depositato un’articolata informativa alla Procura della Repubblica iblea che ha valutato positivamente quanto portato a termine dalla Polizia di Stato, richiedendo un’idonea misura cautelare a carico della coppia.

Il Gip presso il Tribunale di Ragusa ha accolto la richiesta della Procura applicando la misura cautelare della custodia in carcere stante la loro pericolosità essendo entrambi recidivi, peraltro in modo specifico per tipologia di reato.

LE CATTURE

Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa non appena ricevuto l’ordine di cattura hanno subito avviato le ricerche. Le prime ore di ricerche hanno dato esito negativo in quanto i due avevano cambiato domicilio, peraltro rientrava nel loro stile di vita, quindi senza soluzione di continuità le ricerche proseguivano.

Non sono passate neanche 24 ore dall’ordine di cattura e la coppia veniva rintracciata in territorio di Vittoria (precedentemente domiciliati a Caltagirone, Gela e Scoglitti) e condotta presso gli Uffici della Squadra Mobile dove venivano fotosegnalati dalla Polizia Scientifica e successivamente condotti in carcere; l’uomo presso l’istituto di pena di Ragusa mentre la donna a Catania.