Il Giro d’Italia passa da Monterosso, ecco tutto quello che c’è da sapere

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Un evento che ha valenza storica. E per questo i comuni di Monterosso e Giarratana si stanno preparando con la massima attenzione. Soprattutto Monterosso Almo che sarà sede di traguardo volante. Lo hanno detto a chiare lettere, questa mattina, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni D’Aquila, accompagnato dai consiglieri comunali Maria Rita Scollo e Giovanni Scollo, e il presidente provinciale della Federazione ciclistica italiana, Salvatore D’Aquila, nel presentare il passaggio della 101esima edizione del Giro d’Italia, martedì 8 maggio, la cui prima tappa in Italia, dopo l’avvio all’estero, si svolgerà in Sicilia e per venti chilometri toccherà anche la provincia di Ragusa. “Il nostro comune – ha detto con orgoglio Giovanni D’Aquila che ha portato anche i saluti del sindaco Salvatore Pagano, al momento indisponibile per motivi di salute – sarà sede di traguardo volante a punti per l’assegnazione delle maglie. Stiamo facendo il possibile perché tutto riesca a perfezione e affinché possano partecipare a questo evento quanti più appassionati sarà possibile. Abbiamo chiesto a tutti la massima collaborazione con l’amministrazione comunale e con l’organizzazione del Giro per garantire un’accoglienza calorosa a una manifestazione che ha una rilevanza planetaria. Anche se per poco tempo, il nostro comune, infatti, sarà sotto gli occhi di tutto il mondo”.

Il programma prevede alle 13,30 la chiusura del traffico veicolare, alle 14,30 l’arrivo della carovana del giro. Intorno alle 15,30 è previsto il passaggio del gruppo ciclistico. A Monterosso Almo, tutto viale Giovanni XXIII sarà addobbato con bandierine e fiori di colore rosa. I cittadini che lo desiderano potranno esporre nei balconi bandiere o altro come segnale di accoglienza. “Ci saranno duecento tv che ci seguiranno da tutto il mondo – ha sottolineato il presidente Fci, Salvatore D’Aquila – e, anche se per pochi minuti, la cittadina di Monterosso, e subito dopo anche Giarratana, avrà una ricaduta d’immagine internazionale. Abbiamo voluto tappezzare il viale di bandierine e palloncini rosa proprio per mettere in rilievo la particolarità dell’evento. Sono circa centocinquanta le auto promozionali che fanno parte della carovana del giro e che anticiperanno l’arrivo degli atleti di circa un’ora e mezza. Regaleranno gadget di tutti i tipi. Sono state fatte diverse riunioni in prefettura e in questura per quanto riguarda le misure di sicurezza. Si stima l’utilizzo di almeno centocinquanta unità, tra rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato, per presidiare i venti chilometri della nostra provincia che saranno interessati dal passaggio del Giro d’Italia. Dal punto di vista delle informazioni tecniche, ricordo che sono 24 le società interessate. In ogni società, 8 ciclisti in gara per circa duecento atleti. Sono almeno 25 le moto del servizio d’ordine della Polizia stradale lombarda che garantisce l’accompagnamento lungo tutto il percorso nazionale. Almeno altre cinquanta motociclette fanno parte dell’organizzazione. Per non parlare, poi, delle ammiraglie e delle altre auto che si occupano degli aspetti tecnici. Secondo i nostri calcoli ci saranno almeno tre ore di spettacolo lungo il viale Giovanni XXIII di cui abbiamo fatto sì che fossero transennati circa un centinaio di metri”.

Il presidente del Consiglio comunale Giovanni D’Aquila ha aggiunto: “Il manto stradale è in buone condizioni, a detta di quanto dichiarato dagli stessi organizzatori del Giro. Stiamo procedendo in queste ore a predisporre a qualche piccolo ritocco per far sì che alcuni problemi di scarso rilievo esistenti sull’asfalto possano essere superati. C’è naturalmente grande entusiasmo e invitiamo tutti gli appassionati ad assistere a questo spettacolo in programma martedì 8 maggio”. Nel suo intervento, inoltre, Salvatore D’Aquila, che è stato anche presidente regionale Fci, ha voluto ricordare la figura di Giovanni Cannarella, figura storica del ciclismo siciliano, originario di Monterosso Almo, fondatore del Gs Almo, una delle società ciclistiche più antiche dell’isola. “Lui è l’uomo che ha inventato il ciclismo, prima dalle nostre parti e poi a livello regionale – ha chiosato D’Aquila – oggi sarebbe orgoglioso di poter vedere che la sua Monterosso Almo è stata scelta dagli organizzatori non solo come tappa per l’attraversamento della carovana del Giro d’Italia ma addirittura come sede di traguardo volante”.