Non trova lavoro come estetista e si prostituisce. A Modica ci torna volentieri

1041

In occasione dei controlli disposti dal Questore di Ragusa in ottemperanza a direttive ministeriali in materia di sicurezza pubblica e di repressione e prevenzione dei reati, la Polizia del Commissariato di Modica ha denunciato all’Autorità Giudiziaria una coppia di modicani, responsabili dei reati di favoreggiamento alla prostituzione e furto di energia elettrica in concorso.

Si tratta di V.G. di 53 anni e A.G. di 45 anni, entrambi insospettabili ed incensurati, che avevano ceduto in affitto un piccolo immobile sito nel centro storico di Modica dove veniva esercitata la prostituzione da parte di una donna di origini colombiane.

Le indagini del Commissariato di Modica sono state avviate qualche settimana addietro a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato un insolito andirivieni di uomini nei pressi di una piccola casetta, sia nelle ore diurne che in quelle serali, dove da poco tempo si era trasferita la straniera.

A seguito delle varie segnalazioni ricevute la Polizia di Modica organizzava dei  mirati servizi di osservazione, registrando nell’immobile in questione la presenza di una colombiana di 56 anni.

L’irruzione nell’immobile abitato dalla prostituta, eseguita poco dopo l’ingresso di un cliente ed il sequestro del materiale utilizzato per l’esercizio del meretricio, consentiva agli Agenti di Polizia di acquisire ogni elemento probatorio attestante l’attività svolta all’interno dell’abitazione che le era stata ceduta in locazione da V.R. e A.G.

Durante la perquisizione l’attenzione degli investigatori ricadeva sulla presenza di un cavo elettrico che attraversava una parete allacciandosi direttamente alla rete elettrica dell’Enel, bypassando la cassetta di derivazione che veniva manomessa per creare un allaccio elettrico abusivo.

Presso gli uffici del Commissariato la prostituta ha raccontato di essere un’estetista e di aver fatto ingresso in Italia anni addietro per svolgere la sua professione. Dopo aver girato per varie province, tra cui Ragusa, senza trovare valide opportunità di lavoro, decideva di prostituirsi intercettando i clienti in modo autonomo attraverso inserzioni su siti di incontri online.

Scavando nel passato della donna la Polizia scopriva che questa non era la prima volta che la stessa giungeva a Modica e che anche nelle altre occasioni aveva preso  in affitto lo stesso immobile, dato questo che conferma che la coppia era a conoscenza dell’attività svolta dalla straniera.

L’attività investigativa svolta a Modica dalla Polizia di Stato portava quindi ad accertare l’esistenza di una illecita attività di favoreggiamento della prostituzione da parte dei modicani V.R. e A.G. che, consapevoli dell’utilizzo dell’abitazione ceduta in affitto alla straniera, non solo riscuoteva un canone di locazione di importo di gran lunga superiore rispetto alle caratteristiche della casa, ma rubava anche l’energia elettrica per non pagare le bollette.

A completamento dell’attività investigativa condotta dalla Polizia di Modica in occasione dell’operazione citata, i modicani V.R. e A.G. sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di favoreggiamento alla prostituzione e furto aggravato di energia elettrica in concorso. L’immobile ove avveniva il meretricio è stato sottoposto a sequestro con successiva convalida dell’A.G. procedente.

L’attività di prevenzione e repressione di ogni tipologia di reato portata avanti dalla Polizia di Stato di Modica continua senza sosta, interessando oltre che il centro cittadino anche le frazioni balneari dove a breve si riverseranno migliaia di villeggianti.