Ragusa Prossima, Giorgio Massari eletto coordinatore

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Giorgio Massari è stato eletto per acclamazione coordinatore della comunità di Ragusa Prossima al termine dell’assemblea fondativa del movimento che si è celebrata nell’auditorium della Camera di Commercio. Ragusa Prossima inizia quindi il suo percorso di movimento politico strutturato in modo democratico.

Durante l’assemblea, nel corso della quale Elio Accardi ha presentato il regolamento provvisorio del movimento, sono state raccolte oltre settanta adesioni che si aggiungono a quelle, altrettanto numerose, già acquisite nella fare pre-assembleare e a quelle dei fondatori della lista civica che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Giorgio Massari alle ultime amministrative. A porgere il benvenuto al nuovo soggetto politico anche Michele Tasca, in rappresentanza di Territorio, e Mario D’Asta (Partito democratico) che ha inviato un messaggio. Presenti in sala anche i rappresentanti di altre forze politiche della sinistra che, alle ultime amministrative, hanno sostenuto il progetto politico di Massari.

Nel suo intervento, Massari ha illustrato la linea di continuità che esiste tra la lista civica e il movimento. Quattro i motivi che stanno alla base di Ragusa Prossima: la passione per la politica, la ricostruzione dell’identità smarrita della nostra comunità, la convinzione che la città sia il luogo privilegiato per il rinnovamento dell’impegno e dell’azione politica, la valorizzazione della nostra storia e della nostra cultura.

Prossimità è la parola chiave, secondo Massari, per marginalizzare «le forze della chiusura» e ridare anima a quella vasta area politica che oggi fatica a essere rappresentata e che fa riferimento al cattolicesimo democratico, alla sinistra riformista, alla democrazia liberale. «Prossimità – ha scandito Massari – è la parola nuova che ci dà il senso di essere prossimo, di farsi carico della persona che ci è vicina. Prossimità è anche condivisione, cooperazione, valorizzazione delle differenze, porre in modo diverso la questione meridionale». Massari ha, a questo proposito, lanciato l’idea di una «Cassa per il Mezzogiorno della cultura» che aiuti questa area del Paese a modernizzarsi attraverso la formazione, l’università, la ricerca, l’innovazione. Prossimità è anche sinonimo di valorizzazione ed è l’esatto opposto della rottamazione. Anzi, Ragusa Prossima vuole essere il terreno nel quale l’entusiasmo dei giovani possa trovare stimolo in chi ha già vissuto la politica con passione. Del resto, Ragusa come il nostro Paese come la stessa Europa, hanno bisogno di ritrovare uomini e donne che sappiano ricostruire le fondamenta delle comunità, trasformando la rabbia in partecipazione, coinvolgendo ogni energia e disegnando progetti e scenari di bene comune. «La responsabilità che ci aspetta è di testimoniare – ha concluso Massari – le intuizioni che abbiamo avuto, coinvolgere altri e farci carico di questo progetto difficile ma entusiasmante».

Al dibattito sono intervenuti il consigliere comunale Gianni Iurato, Giulio Iozia, Lucia Cascone, Enrico Schembari, Gabrielle Diquattro, Giorgio Occhipinti, Franco Portelli.

I prossimi passaggi di Ragusa Prossima saranno il completamento degli organismi previsti dal regolamento (il direttivo di comunità, il tesoriere, il coordinamento giovani) e l’allargamento del percorso anche al resto della provincia dove già autorevoli rappresentanti istituzionali e politici hanno mostrato interesse per dare risposte sempre più moderne ed efficaci alla domanda di nuova e buona politica che emerge a tutti i livelli.

 

 

Ragusa, 11 novembre 2018