Legge su Ibla, in nottata arriva un milione nella Finanziaria regionale

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“E’ stato approvato in tarda serata dall’Assemblea Regionale Siciliana l’art. 9 della legge Finanziaria con il quale si prorogano di due anni, quindi per il 2019 e il 2020, le riserve previste dallo strumento di bilancio dello scorso anno e, tra queste, anche un milione di euro per la legge speciale 61/81, la cosiddetta legge su Ibla”.

A darne notizia l’on. Nello Dipasquale, segretario alla Presidenza dell’ARS.
“Come molti ricorderanno – spiega il parlamentare ibleo – nel 2018, in fase di discussione della Finanziaria in Commissione Bilancio, ho presentato un emendamento, poi approvato, con il quale veniva istituita la riserva per la Legge 61/81 e, oggi, con l’approvazione dell’art. 9 della Finanziaria quella riserva viene rifinanziata e automaticamente prorogata per il 2020”.

“Sono soddisfatto per questo risultato – commenta ancora Dipasquale – perché pur trattandosi di risorse inferiori agli anni passati, Ragusa continua a ricevere un finanziamento importante a vantaggio del nostro borgo barocco e del centro storico di Ragusa superiore. Non bisogna dimenticare, comunque, che oltre alla nostra città, solo Agrigento e Ortigia beneficiano di fondi ad hoc. Una norma importantissima che, ogni anno, qualcuno al Parlamento regionale tenta di sottrarci, come è accaduto nel 2016, con l’alibi che Ragusa gode già di introiti straordinari grazie alle royalty petrolifere. In verità, però, non c’è proprio niente di straordinario, perché le royalty sono previste per legge proprio per ristorare i territori per le attività estrattive, mentre è doveroso che venga costantemente tutelata la meraviglia architettonica e paesaggistica di Ragusa Ibla che come centro storico nella sua interezza è riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco insieme agli altri 18 monumenti che la nostra città può vantare singolarmente nella stessa lista”.

“Apprezzo gli appelli che in questi giorni si sono ripetuti da parte di alcuni esponenti del territorio, sia politici o da rappresentanti di categorie economiche – conclude Dipasquale – ma posso assicurare che ogni anno l’attenzione su questo argomento è massima da parte mia, prima da ex sindaco di Ragusa e poi da parlamentare, consapevole del fatto che si tratta di una norma invidiata da tutta la Sicilia e dell’enorme lavoro necessario a garantire il suo rifinanziamento”.