Il 21 marzo giornata della memoria e dell’impegno

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In occasione della XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno, il Coordinamento provinciale di Libera Ragusa, insieme ai presidi di Libera Ragusa e Modica, alle associazioni che fanno parte della rete, alla Consulta Provinciale Studentesca e a diversi collettivi di studenti e studentesse, organizza un corteo a Ragusa.

I partecipanti alla manifestazione si raduneranno alle ore 9 presso il piazzale di Via Zama, a Ragusa, da dove partirà un corteo che attraverserà via Zama, via Carducci, Viale del Fante, Via Natalelli. Il corteo si concluderà alle 11 presso il piazzale antistante alla struttura del “City”, dove ci sarà la lettura degli oltre 900 nomi delle vittime innocenti delle mafie e gli interventi conclusivi.
Parteciperanno alla manifestazione tutte le scuole superiori della città ed una rappresentanza delle scuole superiori di Modica, Scicli e Vittoria.

È necessario costruire non solo ponti di memoria, ideali fili di una grande trama intrisa di sangue, che ci aiutano a mantenere vivo il ricordo, ma anche, e forse soprattutto, luoghi dell’impegno, spazi concreti di cittadinanza attiva per rilanciare la lotta quotidiana contro l’oppressione mafiosa.

“Coltivare la memoria significa – spiega Vittorio Avveduto, coordinatore provinciale Libera Ragusa -anche non fermarsi alla banalità dei numeri, ma riconoscere i nomi e le storie delle persone. Quest’anno Libera ha inserito nell’elenco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie 15 persone, vittime del caporalato e dello sfruttamento, tutte straniere, tutti migranti. Ed è importante, per noi, ricordarle per nome: è un diritto di ogni persona”.
“La provincia di Ragusa, – prosegue – caduta ormai da tempo la maschera della provincia babba, presenta criticità che non vanno sottovalutate, così come diventa compito di ciascuno approfondire e mantenere alta l’attenzione sulle fitte reti che si tessono sul nostro territorio e che potrebbero non solo coinvolgere gruppi criminali e professionisti, ma anche non essere estranee a pezzi della politica”.