Centro storico in agonia. La protesta dei commercianti: “Non staccateci la spina”

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“E’ da ieri che girano sui social alcune foto che fanno male al cuore di noi ragusani e che, purtroppo, però, denunciano la cruda verità che nessuno di noi vuole ancora ammettere sino in fondo. La via Roma è morta. Quei pochi che ancora resistono sono dei coraggiosi che hanno fiutato da un pezzo da che parte tira il vento e che, però, non possono compiere, per tutta una serie di motivazioni, altre scelte. Perché, in caso contrario, chissà da quanto tempo sarebbero già andati via”. A dirlo è il presidente di Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, il quale manifesta tutto il proprio rammarico per quello che sta accadendo. “Frutto di politiche sbagliate, di scelte nefaste, di soluzioni non condivise – argomenta Chiavola – che hanno devastato il centro storico superiore e che, però, hanno contribuito a staccare la spina a quello che un tempo era il cuore pulsante della nostra città. In ogni caso, adesso, non serve a nulla piangere sul latte versato. Parole su parole che non risolvono di certo la situazione. Piuttosto, servono soluzioni urgenti, se necessarie traumatiche. Ad esempio, di recente il Comune di Ispica ha annunciato che sopprimerà la Tari per tre anni a tutti quegli operatori commerciali che decideranno di aprire un negozio in centro. Mi chiedo: perché non possiamo farlo anche noi? Perché non mettiamo in campo degli incentivi che favoriscano chi decide di investire in centro? Non è chiaramente la soluzione di tutti i mali. Ma è un primo passo. Qualcosa bisogna pur fare. E il Comune è chiamato a muoversi verso quella direzione che favorirebbe la rinascita commerciale del centro storico. Nella maniera migliore e più sostenibile. Ma, ribadiamo, basta parole. Adesso sono necessari i fatti”.