Tappa a Modica del progetto “Raccontami una storia”

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L’iniziativa, denominata “Raccontami una storia”, si inserisce nell’ambito del progetto “Le forme dell’Identità” che fa parte delle azioni di promozione e valorizzazione del territorio, previste nel più ampio programma di attività, finanziato dal MiBACT a valere sulla Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione siciliana dedicato ai Siti Unesco del Sud Est.

Sono coinvolti i tre siti Unesco “Le Città tardo barocche del Val di Noto”, “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” e la “Villa romana del Casale di Piazza Armerina”.

L’appuntamento, aperto al pubblico, è fissato per giovedì 12 dicembre alle ore 15,30,

Protagonista sarà il Sig. Carmelo Di Lorenzo che incontrerà le famiglie, i giovani e gli scout del Gruppo AGESCI Modica 3, per “raccontare una storia”, presso l’Antica Pasticceria di Corso Umberto I°, 225 a Modica. I partecipanti all’incontro potranno cosi apprendere gli antichi saperi e i segreti di un’arte, tramandata da generazioni.

In programma anche una visita al laboratorio, dove verrà mostrata la lavorazione della cioccolata, con una tecnica rimasta fedele a quella di un tempo.

Il luogo dove si svolgerà questo incontro è privo di barriere architettoniche, secondo il principio dell’accessibilità universale che segna tutto il progetto, supportato in tutte le azioni dall’Istituto Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti.

L’iniziativa “Raccontami una storia” si basa sul confronto tra generazioni che vede protagonisti giovani scout dell’AGESCI, per la radicata e uniforme presenza nel territorio come Associazione educativa, caratterizzata dallo spirito di servizio e attinenza ai temi trattati, e l’esperienza di vita di alcuni residenti nelle città del sud est della Sicilia, tramandata attraverso il racconto. Raccontare le storie, le tradizioni, i luoghi per mettere le fondamenta alla memoria e rendere partecipi, anche i giovani, dell’importanza della conservazione e trasmissione dei saperi. La memoria, che prende graficamente forma tramite l’utilizzo della scrittura da parte dei ragazzi, viene sostenuta dall’utilizzo della fotografia fino a confluire in una mostra finale, testimonianza di questo percorso di conoscenza. Elemento d’unione tra i volti dei partecipanti diventano le parole, segni e custodi di un’emozione. “Raccontami una storia” si sta svolgendo anche in altre città del Sud Est.