Chiude l’aeroporto di Comiso. Ma si spera nella ripresa con la continuità territoriale

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Dal 15 marzo lo scalo di Comiso resterà chiuso, insieme ad altri 21 tra i 38 aeroporti di interesse nazionale in tutto il Paese, come ha deciso ieri sera il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli con un decreto di complessiva razionalizzazione del servizio di trasporto aereo, in considerazione della ridotta mobilità sul territorio nazionale e per contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Il decreto era stato già fortemente sollecitato dal presidente nazionale dell’Enac Nicola Zaccheo”, conferma l’amministratore delegato della società di gestione dell’Aeroporto di Comiso, Rosario Dibennardo: “E ci trova tutti d’accordo alla luce della necessità primaria di garantire la salute sia di tutti i passeggeri che di tutti i lavoratori aeroportuali. Tenendo conto della situazione generale, il nostro auspicio è di tornare operativi – preannuncia Dibennardo – con il volo per Torino tuttora confermato dalla Blue Air per il 6 aprile, mentre dall’8 aprile torneranno operative anche le rotte Ryanair da e per Milano Malpensa, Pisa, Bruxelles e Francoforte, insieme alle nuove rotte per Roma e Londra il cui avvio era originariamente previsto per il 29 marzo”.

Al di là della difficile contingenza di queste settimane, la Soaco però guarda già al futuro, grazie al Bando di gara per l’esercizio di servizi aerei di linea in conformità degli oneri di servizio pubblico finalmente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 12 marzo 2020. 

Si tratta, com’è stato annunciato, del bando di Enac conseguente al provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per garantire la continuità territoriale tra l’aeroporto di Comiso e gli scali di Roma (Fiumicino) e Milano (Linate, Malpensa o Bergamo Orio al Serio).

I vettori avranno due mesi di tempo per rispondere al bando e garantire queste rotte per tre anni a partire dal 1 agosto 2020 a tariffe calmierate per i residenti in Sicilia (al massimo 38 euro per tratta per i voli a/r su Fiumicino e 50 euro per tratta per i voli a/r su uno dei tre scali milanesi, escluso IVA e tasse aeroportuali).

L’intenso lavoro sinergico condotto in queste settimane a livello istituzionale ci ha consentito di rispettare tutti i tempi, fino alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, per essere certi di poter essere operativi dal 1 agosto, com’era stato annunciato”, commenta il presidente di Soaco Silvio Meli: “E speriamo che, pur in un momento così delicato e difficile, le compagnie partecipino”. “Si tratta di un avanzamento fondamentale”, aggiungono Meli e Dibennardo: “Le rotte su Roma e Milano che potremo attivare grazie a questo bando rappresentano non solo una significativa prospettiva di crescita per l’aeroporto di Comiso, ma innanzitutto una straordinaria opportunità per tutti i siciliani, in particolare del nostro territorio, che potranno stabilmente utilizzare il nostro scalo per ogni tipo di esigenza personale e professionale a prezzi più che ragionevoli”. 

“Una buona notizia che si staglia all’orizzonte di questo periodo gravissimo che stiamo attraversando”, commenta anche il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari: “La pubblicazione del bando per le rotte di continuità territoriale, in un momento di crisi generale, ci fa ben sperare anche e soprattutto a sostegno della ripresa dell’economia di tutto il territorio. E questo, insieme alla piena ripresa dell’attività aeroportuale che attendiamo già per i primi giorni di aprile, ci consentirà di confidare anche in un incremento delle presenze turistiche nella stagione estiva”.

Non va dimenticato infatti che queste nuove rotte andranno a sommarsi non solo a quelle già attive da parte di Ryanair e Blue Air, ma anche a quelle annunciate da EasyJet per la Summer 2020, ovvero Berlino e Milano, e ai charter già previsti da parte di Transavia e Bruxelles Airlines, “tutti tasselli utili a diversificare l’offerta – conferma Dibennardo – e a rendere l’Aeroporto di Comiso sempre più strategico anche dal punto di vista dello sviluppo turistico del territorio ibleo, che quest’anno più che mai sarà fondamentale sostenere”.