Comitato per l’ordine e la sicurezza dopo l’omicidio Sciortino

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Bando rifiuti, accordo in prefettura

Si è svolta oggi pomeriggio un’ulteriore riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Ragusa presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, al fine di fare un punto di situazione sulle indagini svolte dalla Polizia di Stato avviate a seguito del rinvenimento del cadavere dell’ex collaboratore di giustizia Orazio Sciortino, avvenuto nelle campagne di Vittoria lo scorso 29 giugno

Il corpo senza vita di Orazio Sciortino è stato rinvenuto in un terreno in Contrada Cappellaris, nei pressi del Cimitero di Vittoria a seguito della segnalazione di un passante. Il predetto, il quale ha, a suo tempo, reso dichiarazioni inerenti la “Strage di San Basilio” del 2 gennaio 1999, era noto alle Forze di polizia per numerosi pregiudizi a suo carico ed era stato, anche recentemente, arrestato dai Carabinieri per una serie di furti.

L’episodio criminoso, sul quale sono in corso ulteriori approfondimenti, in considerazione delle modalità di esecuzione e dello scarso spessore criminale attuale della vittima, non sembra, al momento, riconducibile ad una matrice della criminalità organizzata mafiosa.

Nell’ambito dell’incontro di oggi è stata esaminata anche, su espressa richiesta del Sindaco, la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica del Comune di Santa Croce Camerina, alla presenza del Vice Sindaco di quel Comune, dell’Assessore alla sicurezza e del Comandante della Polizia locale i quali hanno espresso preoccupazione con riferimento alla rissa tra taluni cittadini di origine tunisina e alcuni residenti, registratasi sempre nella serata del 29 giugno u.s, in esito alla quale due delle persone coinvolte hanno riportato lesioni e venivano danneggiate alcune autovetture.

Al riguardo, il Prefetto ha richiamato l’importanza della puntuale applicazione del regolamento sul “DASPO urbano”, già adottato dal Comune di Santa Croce Camerina con apposita delibera nonché dell’opportunità di aderire all’”Accordo di vicinato” come strumento di sicurezza partecipata.