Vittoria, arriva l’attivista Enrico Rizzi in difesa degli animali

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Immagine tratta dalla pagina Facebook di Enrico Rizzi

Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato a Enrico Rizzi, il noto attivista per i diritti degli animali e influencer, una situazione drammatica che si verifica a Vittoria da mesi senza che nessuno sinora sia intervenuto. Secondo la segnalazione, un uomo vivrebbe in una casa con almeno 6-8 cani di medio-grossa taglia e un numero imprecisato di gatti in condizioni igienico-sanitarie disastrose. Urina, spazzatura e feci sarebbero sparse in tutta l’abitazione, dove gli animali sarebbero costretti a vivere in mezzo ai loro stessi escrementi, mentre l’uomo, non in grado di badare a se stesso né agli animali con cui convive, dormirebbe addirittura sulle scale da circa un mese e mezzo.

Rizzi ha raccolto la segnalazione dei vicini, esasperati dalla situazione e preoccupati per la sorte dei cani e gatti, e stamattina è atterrato a Trapani da Roma per fare un sopralluogo nella casa di quest’uomo e cercare una soluzione per gli animali qui reclusi. La visita di Rizzi è stata annunciata nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook. L’assessore alle Politiche animaliste del Comune di Vittoria Cesare Campailla ieri sera ha contattato Rizzi mettendo a disposizione se stesso e la polizia municipale per assisterlo nell’intervento di oggi e collaborare alla soluzione del problema.

La diretta Facebook in cui Rizzi spiega la situazione si può seguire QUI

Purtroppo casi di questo genere accadono spesso, e lo stesso Rizzi se ne è già occupato in passato. I cosiddetti “accumulatori seriali” di animali domestici sono spesso persone sole e con disagi sociali, che finiscono per vivere, e far vivere gli animali di cui dovrebbero prendersi cura, in condizioni inaccettabili. L’augurio è che l’intervento di oggi, così come dovrebbe accadere in casi analoghi, serva non solo a far uscire gli animali da questa situazione inaccettabile, ma anche a trovare loro una sistemazione adeguata che non significhi anni di reclusione in un box di canile. E naturalmente che sia di aiuto anche al proprietario, probabile vittima del suo stesso disagio e del mancato supporto da parte delle istituzioni preposte.