Caro bollette, aumenta anche la spesa di tutti i giorni, dal pane alla verdura

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Immagine di repertorio

L’aumento del costo di carburanti ed energia rischia di diventare una vera e propria stangata per gli italiani. Non si aggrava infatti solo la spesa per i rifornimenti e le bollette, ma si assiste a una serie di ricadute sui prezzi al dettaglio. A lanciare l’allarme è Assoutenti che, in base ai dati Istat sui prezzi al consumo, ha calcolato le ripercussioni sulla spesa delle famiglie italiane valutando un aumento complessivo pari a 38,5 miliardi di euro. Secondo l’associazione, con l’attuale livello dei prezzi ogni singola famiglia, a parità di consumi annui, deve mettere in conto una maggiore spesa di circa 1.480 euro.

L’aumento dei costi è già stato registrato chiaramente dai numeri Istat per il mese di gennaio, quando l’impennata dei prezzi ha riguardato anche i prodotti di largo consumo e quelli alimentari. “Dagli alimentari ai fiori, passando per mobili, apparecchi per la casa, trasporti, ristoranti, viaggi e strutture ricettive, sono numerosissimi i comparti che nell’ultimo periodo hanno visto salire vertiginosamente i listini al pubblico e questo perché gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, costi che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38,5 miliardi sulle tasche delle famiglie”, ha spiegato il presidente dell’associazione dei consumatori Furio Truzzi.

Secondo il report di Assoutenti, solo per mangiare gli italiani si ritrovano oggi a spendere 285 euro in più a famiglia su base annua mentre il costo degli spostamenti è salito di 416 euro a nucleo. Il pane ad esempio ha subito a gennaio un incremento del +3,9% rispetto allo scorso anno, che per la famiglia “tipo” equivale ad un maggior esborso da +35,8 euro annui. Il prezzo della pasta sale in media del +10%, la verdura costa addirittura il +13,5% in più, quasi 60 euro in più a famiglia, ma ad aumentare sono anche i prezzi dell’acqua minerale (+3%), gelati (+4%) e succhi di frutta (+4,8%).