L’allarme di Cilio (AASSE): “Prezzi delle materie prime alle stelle”

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“Sappiamo quanto spendiamo ma non quanto guadagniamo”. Non è uno slogan a effetto ma l’amara riflessione del presidente di AASSE (Associazione Agroalimentare Sicilia SudEst), Giuseppe Cilio, fatta in questo difficile momento economico che sta vivendo il comparto dell’ortofrutta.

Il leader della nuova Associazione di imprenditori del settore ortofrutticolo torna a puntare il dito contro gli aumenti indiscriminati delle materie prime che innescano un circuito pericoloso dentro il quale rimangono vittime i due estremi della filiera: i produttori e i consumatori finali. I primi costretti a comprare a prezzi alti anche per colpa di una speculazione incontrollata; i secondi, destinatari finali del prodotto agroalimentare venduto con ricariche percentuali spropositate rispetto ai guadagni dei produttori.

“Non nascondo che le condizioni socio-economiche dovute alla pandemia prima e alla crisi della guerra in corso hanno determinato un comprensibile aumento dei costi di produzione- spiega Giuseppe Cilio- ma nello stesso tempo devo riconoscere che una buona parte di questi aumenti sono il frutto di dinamiche speculative incontrollate a cui nessuno vuole porre rimedio”.

L’AASSE si propone di incidere sul fenomeno dei costi elevati e chiede di partecipare a un nuovo tavolo delle trattative per fare sentire la propria voce in capitolo.  “Chiederemo- conclude il presidente Cilio- di incontrare il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla.

Dobbiamo stimolare le Istituzioni e le Associazioni di categoria che non fanno nulla, a parte qualche passerella nelle piazze. I problemi vanno affrontati e costruiti nei tavoli giusti, per questo è importante rivolgerci al presidente della Regione Musumeci e all’assessore Scilla. Che prendano atto che questi continui aumenti dei costi di produzione provocheranno un gran malessere e faranno chiudere attività. L’agricoltura va difesa, non abbandonata”.