Celebrata la Virgo Fidelis al Duomo di San Giorgio a Modica

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Ieri pomeriggio a Modica, nel Duomo di San Giorgio, i Carabinieri della Compagnia hanno celebrato la “Virgo Fidelis”, Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e la contestuale commemorazione dell’ “81° anniversario della Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’orfano”.

La ricorrenza è stata celebrata con una messa solenne officiata dal neo parroco Don Michele Fidone, alla presenza dei tre Ufficiali della Compagnia, dei Comandanti della Tenenza e delle Stazioni, nonché di una rappresentanza dei Carabinieri in servizio e liberi dal servizio con i loro familiari.

Presenti i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) delle Sezioni di Ispica, Modica, Pozzallo e Scicli che, per la ricorrenza hanno donato le immaginette sacre ritraenti la Vergine. Uno dei militari, in segno di voto alla Madonna, ha fatto dono del pane raffigurante la fiamma, emblema dell’Arma che richiama i concetti di lealtà, fedeltà e altissimo onore.

La celebrazione è stata impreziosita dalla voce e dalle note dell’organista, Maestro Civello che insieme ai presenti ha intonato l’Inno alla “Virgo Fidelis”.

Una ricorrenza anche quest’anno particolarmente sentita nel segno della devozione dei militari dell’Arma alla Vergine Maria.

La “Virgo Fidelis” è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre del 1949, quando il Papa Pio XII promulgò il Breve apostolico che, in tal senso, accolse il voto unanime dei cappellani militari e dell’Ordinario Militare per l’Italia, fissando poi la sua celebrazione il 21 del mese di novembre, giorno in cui cade anche la Presentazione di Maria Vergine al Tempio. Il titolo di “Virgo Fidelis” era stato scelto in relazione al motto araldico dell’Arma “Nei secoli Fedele”, già concesso da Vittorio Emanuele III il 10 novembre 1933. L’inno di preghiera “Virgo Fidelis” dedicato dai Carabinieri alla loro Patrona è stato scritto dall’Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, che nel 1949 era Ordinario Militare.

Prima della conclusione da parte del sacerdote con la Santa benedizione, il Capitano Zangla, nel prendere la parola ha rivolto un sentito ringraziamento ai presenti e, oltre a sottolineare l’importanza della ricorrenza come occasione per consolidare lo spirito di corpo e la comunione d’intenti all’interno della Benemerita, si è rivolto ai Carabinieri affermando che “… la giornata di oggi è motivo per confermare le promesse di fede e fedeltà al giuramento prestato quando ci siamo arruolati…”. Il Comandante della Compagnia, poi, ha rivolto un pensiero anche alla “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta, per l’ONAOMAC e per tutta l’Arma, un momento concreto di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, anche mediante la consegna di onorificenze, borse di studio e premi agli orfani maggiormente distintisi nell’impegno scolastico. In ultimo è stata data lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Bandiera dell’Arma per il fatto d’armi afferente alla “Battaglia di Culqualber”.