Rubano un’auto, ma vengono bloccati: due giovani denunciati

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Nel pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso hanno denunciato in stato di libertà due giovani del luogo, incensurati, per furto aggravato in concorso, di un’autovettura.

Il proprietario del veicolo, accortosi del furto, ha telefonato immediatamente alla Sala Operativa del Commissariato raccontando l’accaduto.

Dopo aver acquisito tutti gli elementi essenziali e la descrizione dell’autovettura, è stata diramata la nota di ricerca alle pattuglie presenti sul territorio che si sono messe alle ricerche dell’auto rubata.

Durante tale servizio di perlustrazione, in una contrada cittadina gli Agenti hanno incrociato l’autovettura segnalata, con a bordo due giovani.

Il veicolo è stato subito bloccato e i due giovani, prima identificati e poi attentamente perquisiti. Tale attività ha permesso di rinvenire un arnese atto allo scasso e un taglierino, che sono stati sottoposti a sequestro.

I due soggetti sono poi stati condotti presso il Commissariato di Polizia dove frattanto si era recato anche il proprietario della macchina per sporgere denuncia di furto e sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato in concorso, mentre ad uno dei due è stato contestato pure il porto abusivo di armi. L’autovettura compendio del furto è stata restituita al legittimo proprietario, che ha mostrato gratitudine ai poliziotti che in così breve lasso di tempo sono riusciti a ritrovarla.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari ed i due indagati hanno a disposizione gli strumenti previsti dalla legge per tutelare la propria posizione giuridica.

La Polizia di Stato vuole porre all’attenzione dei cittadini l’importanza dell’esercizio dell’azione penale da parte della vittima, attraverso la denuncia formale presso gli Uffici della Questura e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza, necessaria per consentire alle Forze di Polizia di procedere all’arresto degli autori dei furti, ove ne ricorrano i presupposti di legge.

Infatti, a seguito della “riforma Cartabia”, in vigore da qualche settimana, è stata prevista la non perseguibilità d’ufficio per il reato di furto, richiedendo la querela dell’avente diritto, che può essere anticipata a voce agli ufficiali di Polizia Giudiziaria e quindi formalizzata.