Due fucili, tante munizioni…e nemmeno un porto d’armi: arrestato anziano

977

Prosegue l’attività di contrasto ai reati in materia di armi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, anche con l’impiego di militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” specificamente addestrati per attività di ricerche e perlustrazioni nelle aree più periferiche e rurali.
In particolare, nel corso della settimana, sono stati svolti servizi coordinati a largo raggio tra i reparti dell’Arma operanti sul territorio vittoriese e, l’impiego congiunto tra i militari della Stazione Carabinieri di Vittoria e quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, ha consentito di svolgere un mirato servizio finalizzato alla ricerca di armi e munizioni presso l’abitazione di M. A., cl. 47, ove era stata notata la presenza sul terreno di numerose cartucce da caccia già esplose.
Insospettiti da quanto rilevato, i Carabinieri decidevano di approfondire gli accertamenti verificando che il M. A. non era in possesso di alcun titolo di polizia per il porto o detenzione di armi; i militari, ritenendo pertanto ingiustificata la presenza delle cartucce esplose proprio davanti all’abitazione, decidevano di approfondire la posizione del proprietario dell’immobile.
Ritenendo sussistenti i presupposti per esperire una perquisizione domiciliare, i militari accedevano all’abitazione e rivenivano, in vari ambienti dello stabile, armi e munizioni ed in particolare n. 2 fucili doppietta a “canne mozze” e a calcio ridotto, cal. 12, entrambi privi di marca e con matricola abrasa, ancorché diverse tipologie di munizionamento, anche per altri modelli di armi, il tutto illegalmente detenuto.
I Carabinieri, preso atto delle armi e delle numerosissime munizioni rinvenute, esperite le formalità di rito, deferivano in stato di arresto in flagranza di reato il M. A. ponendolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che lo giudicherà sui reati di detenzione di armi clandestine, alterazione di armi, detenzione illegale di munizioni e ricettazione.
Al termine del rito direttissimo per la convalida dell’arresto, l’imputato veniva sottoposto dall’organo giudicante all’obbligo di dimora nel Comune di Vittoria in attesa della definizione dell’istaurando processo a suo carico.