Titoli di coda, Foresti saluta ma non cita il Sindaco

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Dopo una serie di “no comment” ai giornalisti che gli chiedevano se le voci sulle sue dimissioni fossero vere, l’ormai ex vicesindaco Filippo Foresti ha scritto un post sul suo profilo Facebook per salutare e ringraziare chi lo ha sostenuto in questi mesi.

“Titoli di coda”, inizia con quello che potremmo definire un titolo la lettera di commiato dell’assessore che, in questi mesi, più di tutti ha fatto da scudo agli attacchi ricevuti dal sindaco, Francesco Aiello.

“Venti mesi- scrive- di lavoro sfibrante. Nei momenti più duri mi sono chiesto perché lo facessi. La risposta che mi davo era sempre uguale: dovevo farlo. È necessario che, a Vittoria, ognuno faccia il proprio dovere, senza essere eroi. Ho sperato sempre di potere vivere in un Paese normale, dove non c’è bisogno di eroi. Credo nella pianificazione come metodo di lavoro. L’ho fatto nella mia vita lavorativa professionale, primario ospedaliero a 42 anni e, poi, Direttore di Dipartimento. La pianificazione era regola fondamentale di lavoro”.

“Venti mesi in emergenza nel Comune di Vittoria- scrive ancora- sono stati difficili. Complicato pianificare. Eppure, qualcosa di duraturo si è fatto. Ora è il tempo dei saluti, come nei titoli di coda nel cinema. Un grazie di cuore ai cittadini di Vittoria. Ho parlato con tutti quelli che mi hanno cercato, senza pregiudizi. Un affettuoso e doveroso ringraziamento a tutti i dipendenti del Comune per come mi hanno accolto. Un saluto particolare a: Luciano D’Amico, Mariella Sparacino, Margherita Giallongo, Tiziana Carbonaro, Anna Leonardi, Salvatore Di Modica. Il loro sostegno è stato determinante per superare le difficoltà. Saranno tra i ricordi più belli di questi 20 mesi. Infine, la scuola di Vittoria, le associazioni culturali, il mondo musicale della città, i cittadini che hanno seguito con calore gli eventi culturali. Tante le eccellenze conosciute e apprezzate. Un saluto per ultimo, ma non ultimo, al Consiglio comunale. Bollente talvolta, sempre rispettoso nei miei riguardi. Nel rispetto reciproco dei ruoli”.

In molti hanno notato una mancanza molto significativa in questa lettera di saluti e ringraziamenti: nessun cenno ai colleghi assessori o al sindaco. Dimenticanza involontaria o voluta?