Prevenzione a lavoro, nuovo Sistema Informativo Asp

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Verrà presentato martedì 23 aprile, durante il workshop organizzato alla Sala Avis che prenderà il alle ore 9, il nuovo Sistema Informativo Aziendale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (S.I.A.P.), frutto del coordinamento tra lo S.Pre.S.A.L. e l’Unità operativa Servizio Informatico e Transizione digitale aziendale. A fare gli onori di casa saranno, infatti, il direttore dello S.Pre.S.A.L., Paolo Ravalli, e il direttore del Servizio Informatico, Massimo Iacono.

Il S.I.A.P. rappresenta un’innovativa piattaforma online che, attraverso l’interconnessione fra diverse banche dati, permette di accedere e consultare i dati relativi alla prevenzione nei luoghi di lavoro nella provincia di Ragusa. Si tratta di uno strumento utile e trasparente per i cittadini, le imprese, gli operatori sanitari e gli enti pubblici, che possono trovare informazioni aggiornate e affidabili sulle tematiche della salute e della sicurezza sul lavoro.

Il portale avrà una parte “aperta al pubblico”: Comuni, Enti locali, Forze di Polizia, organizzazioni di categoria datoriali e sindacali, Enti bilaterali e organi di stampa, cioè i cosiddetti “portatori di interesse”, potranno facilmente e in modo autonomo accedere a dati pubblici, che spesso non sono di facile accesso, con l’obiettivo di migliorare il dialogo fra le istituzioni, le amministrazioni e i cittadini. Il S.I.A.P., inoltre, prevede un’area privata, a cui possono accedere solo gli operatori dello S.Pre.S.A.L., contenente dati sensibili coi quali è possibile programmare le attività tenendo conto dei reali bisogni e delle emergenze territoriali.

“Il nuovo portale S.I.A.P. – spiega il commissario straordinario, Giuseppe Drago – è un progetto dell’ASP di Ragusa, che dimostra il suo impegno e la sua attenzione verso la tutela e la promozione della salute degli individui e della collettività”.

Al workshop di martedì prossimo prenderanno parte numerose istituzioni della provincia di Ragusa, a cominciare da sua eccellenza il prefetto, Giuseppe Ranieri, e dal questore,  Vincenzo Trombadore.