BPCO, avviato telemonitoraggio a domicilio a 26 pazienti

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Immagine di repertorio tratta dal web
È attivo il nuovo progetto di telemonitoraggio domiciliare per i pazienti affetti da BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva). L’iniziativa punta limitare il declino della funzione respiratoria e ridurre le ospedalizzazioni e gli accessi impropri al Pronto soccorso, migliorando la qualità della vita dei pazienti.
Attualmente sono 26 quelli selezionati e inseriti nel programma, che si avvale di un’innovativa tecnologia di misurazione: la tecnica delle oscillazioni forzate (FOT – Forced Oscillation Technique).
Si tratta di un sistema semplice, continuo e non invasivo per monitorare a domicilio la funzione respiratoria. Il dispositivo analizza la risposta del sistema respiratorio a stimoli di pressione esterni, permettendo di rilevare precocemente ostruzioni bronchiali e variazioni significative della funzione polmonare. Cuore del sistema è un’interfaccia visiva a tre colori, che consente di segnalare in modo immediato eventuali acutizzazioni della malattia. In base al livello di allerta, si attiva un network che coinvolge infermieri (per l’esecuzione di emogasanalisi e la somministrazione della terapia), tecnici (per il monitoraggio continuo della saturazione e l’adattamento del sistema) e medici di medicina generale e specialisti, che possono intervenire con valutazioni terapeutiche e spirometrie domiciliari.
Il coordinamento tecnico del progetto è affidato a Massimo Iacono, direttore dell’U.O.C. Servizio informatico e Transizione digitale dell’ASP di Ragusa. La responsabilità scientifica è in capo al dottor Enzo Cannata, pneumologo, in collaborazione con il collega dottor Carlo Chessari.