Grande Vittoria, il sogno è possibile

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La serie D ha osservato il suo turno di riposo. Un sospirone per il Ragusa, in preda ad una vera e propria crisi di identità e risultati. Una domenica senza ansia ci voleva per rimettere insieme i ‘cocci’ di un assieme che, imprevedibilmente, si è sgretolato.

Si è giocato invece in Eccellenza e ci si gode un super Vittoria, che ha distrutto l’Igea e ridotto a sole due lunghezze il distacco dall’Orlandina, fermato sul pari esterno. La copertina se la meritano tutta i biancorossi, adesso secondi da soli. E’ una squadra pazzesca sul piano dell’intensità, che mette sotto gli avversari in ogni maniera. Se sino a domenica a Gela, era stato D’Agosta l’uomo capace di vincere, desso il successo porta la firma di un centrocampista, Cocimano, autore delle tre reti di una squadra che, dall’inizio del 2013 ha ingranato una sorta di ‘presa diretta’ senza incertezze e che ha messo nel mirino l’undici orlandino nella caccia alla vetta alla classifica. Società che sta andando oltre i programmi di inizio stagione e che è l’esatto contraltare del Modica dai grandi proclami e dai pochi fatti. In ogni caso, la squadra di Gallicchio ha superato l’Ambrosiana con il minimo dei risultati possibili ed ha agganciato un insperato quarto posto, scalzando proprio la Nuova Igea umiliata a Vittoria.

 

A piccoli passi, in casa rossoblù, si prova a cambiare rotta in un mare che rischia la deriva. Fiducia e consapevolezza latitano e la vittoria di ieri non cancella la sensazione di un Modica ‘sbandato’ che deve ritrovare equilibri nei ruoli e soprattutto morale. Contro l’Ambrosiana di Aci Sant’Antonio, si è visto un buon Modica. Nulla di più.

 

Un briciolo di rabbia, invece, per il Comiso, che torna da San Gregorio con un buon pareggio che poteva però essere una vittoria, sfumata quando ormi sembrava fatta. Un’ingenuità, l’ennesima, di una squadra che tarda ad avere una sua identità ni momenti ‘topici’ delle partite. Una squadra che però e seppure a piccoli passi, cerca la salvezza diretta. La squadra di Borgese è terzultima con un solo punto di vantaggio sul Rosolini limite estremo della zona del play out. Si paga una politica di rinnovamento mai fatta per un budget limitato. Il presidente Di Stefano, vuole salvare il salvabile e una retrocessione in Promozione – ossimoro non cercato ma ineluttabile… – rischia solo di fare scomparire un’altra volta il calcio da Casmene.