Seconda misura cautelare per il 42enne modicano accusato di stalking

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Rinchiuso agli arresti domiciliari per gli atti persecutori che aveva posto in essere nei confronti della ex fidanzata, l’artigiano 42enne modicano che appena due settimane fa era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Ragusa è stato sottoposto ad una nuova misura cautelare a causa del persistere di  una serie di atti vessatori inflitti alla vittima.
Se la prima misura era stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modica Dr. Elio MANENTI, su richiesta del P.M. Dr.ssa Alessia LA PLACA per i fatti ricadenti nella giurisdizione modicana, questa nuova si fonda sugli esiti investigativi forniti dalla sezione specializzata della Squadra Mobile di Ragusa ed è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa  Dr. Claudio Maggioni, su richiesta del P.M. Dr.ssa Serena Menicucci.
La vittima dello stalker,, una libera professionista quarantacinquenne, era costretta a subire continue intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate, al punto da subire un forte stato di ansia e paura. In particolare il molestatore era solito effettuare veri e propri “blitz” nei locali pubblici frequentati dalla  ex fidanzata, nonché presso le abitazioni degli amici in comune.
Di recente la vita della vittima era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa fino al punto di trascurare l’attività lavorativa di libero professionista,  peraltro espletata  in vari centri della provincia,  temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità.
La condotta posta in essere dal persecutore era finalizzata al tentativo di  riconquistare il rapporto sentimentale precedente e successivamente, visto il rifiuto della donna, per vendicarsi per essere stato “mollato”.