Vent’anni

0

Nelle ultime due settimane i consensi al governo e al suo capo sono passati dal 48 a quasi il 54%. Bisogna dedurne che è stata proprio questa politica balneare con le sue scene da telenovela minuziosamente descritte in tutti i loro particolari e diffuse in tutta Italia (e speriamo solo in Italia) da televisioni pubbliche e private in gara di zelo, a provocare questa impennata di popolarità. Se le cose stanno così (…) dobbiamo cospargerci il capo di cenere e chiedergli scusa. I problemi non li ha ancora affrontati né risolti. Ma è chiaro che gl’italiani sono sempre più convinti che lui è il solo uomo capace di farlo e comunque quello in cui più e meglio si riconoscono. “Vorreste mettere il gioioso Cavaliere, con le sue risate, le sue barzellette, il suo ottimismo, la sua cordialità, le sue barche, le sue ville. Vorreste mettere”. Forse l’Italia non è lui. Ma certamente lui è l’Italia come gl’italiani vorrebbero che fosse. Il sondaggio non può avere altro significato. Senza bisogno di sopprimerci come minacciano di fare certi suoi alleati e ministri, finiremo automaticamente confinati in una specie di Arcadia del buoncostume politico, quello che usava quando Berta filava (ora va alla Standa di Berlusconi e compra il pretàporter). Non siamo pericolosi. La nostra audience si assottiglia di giorno in giorno nella stessa misura in cui si infoltisce quella del Cavaliere. Ave, Silvio, morituri te salutant.

 

[Indro Montanelli, su La voce del 28 agosto 1994]