Contratti di solidarietà per i lavoratori SPM

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Per la stragrande maggioranza dei lavoratori della Servizi per Modica si va verso la soluzione dei contratti di solidarietà, che consentiranno loro di attraversare questa difficile fase di crisi – dovuta alla drastica riduzione dei contratti da parte del Comune di Modica – senza essere licenziati.

Intanto oggi è stato consumato il primo importante passaggio: la firma della transazione, dinanzi ai legali e ai sindacati, per l’assunzione a tempo indeterminato dei 22 lavoratori che finora hanno lavorato con contratti a termine rinnovati innumerevoli volte: l’Amministrazione comunale, l’amministratore unico della società e i sindacati, hanno concordato che la sequenza dei rinnovi configuri un rapporto che non può essere considerato termine e, prendendo atto di questo, hanno optato per l’assunzione a tempo indeterminato.

Questo consentirà di allineare questi 22 lavoratori a tutti gli altri, ma per tutti bisognerà comunque fare ricorso a forme di ammortizzatori sociali.

La SpM dovrà formalizzare uno stato di crisi, dandone comunicazione al Ministero del Lavoro e poi prendere le decisioni conseguenti in accordo con i sindacati: pare che la società si sia già affidata ad un consulente esterno per fare le cose a regola d’arte.

Queste decisioni si sostanzieranno con grande probabilità in un contratto di solidarietà che ridurrà le ore di tutti i dipendenti per un certo periodo, finché il Comune non sarà in condizione di reintegrare progressivamente i contratti di servizio a pieno regime. La parte restante del loro reddito dovrebbe essere compensata dallo Stato, se la pratica verrà accolta.

Solo alcuni di loro, vicini all’età pensionabile, verranno collocati in mobilità, mentre i dipendenti impiegati nel servizio scuolabus, che godono di contratti di tipo diverso, potranno avere accesso alla cassa integrazione.

Intanto il Comune è ancora in attesa di un contributo straordinario di sostegno al reddito che era stato promesso dalla Regione: questo potrebbe aiutare ad alleggerire le misure attualmente programmate, anche se si deve tenere conto che si è arrivati fino alla metà di marzo prorogando i vecchi contratti e questo avrà in ogni caso un impatto economico non indifferente sul budget annuale, che il contributo regionale potrebbe smorzare.