Non sono chiare le circostanze della “ricomparsa” di Profetto

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E’ vivo e sta bene. Sono questi al momento gli unici dati certi di una vicenda ancora tutta da chiarire. Profetto, titolare di una pizzera a Cava Ispica, alle prime ore dell’alba in apparente stato confusionale si sarebbe presentato a casa di un conoscente in contrada Beneventano per chiedere di fare una telefonata al fratello.  Da qui la diffusione della bella notizia e la sospensione delle ricerche che all’alba di oggi sarebbero dovute riprendere. Profetto è stato subito portato all’ospedale Maggiore per essere sottoposto a controlli, gli è stata eseguita una Tac ma a parte lo stato confusionale le sue condizioni di salute sono buone. Profetto è rimasto piantonato in Pronto soccorso in attesa di essere sentito dagli uomini del Commissariato.

Ha l’aria provata e indossa ancora gli abiti con i quali era scomparso martedì pomeriggio: jeans scuri, maglione blu e scarpe da ginnastica, scarpe con le quali ha percorso chilometri e chilometri.

La casa alla quale si è rivolto per fare la telefonata dista in linea d’aria almeno quattro chilometri dal luogo dove è stata ritrovata la sua auto, una Nissan Micra.

Sollievo tra i tanti amici e conoscenti di Profetto che ormai a distanza di tre giorni e quattro notti dalla scomparsa disperavano dalla possibilità di ritrovarlo vivo. E al Maggiore questa mattina sono accorsi anche alcuni dei suoi dipendenti che si sono prodigati nelle ricerche assieme alle forze dell’ordine e a volontari, circa cento persone che hanno setacciato in lungo e largo contrada Lanzagallo.

Adesso Profetto dovrà raccontare come sono andati i fatti e cosa lo ha portato a girovagare per tutto questo tempo. Intanto la cosa che più importa al momento è che sia vivo e che i suoi familiari possano trascorrere una Pasqua serena.