Tentata estorsione a un anziano facoltoso, torna in libertà il giovane Vincenzo Leone

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E’ tornato in libertà il modicano Vincenzo Leone, 19 anni, condannato con giudizio abbreviato in udienza preliminare alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa. Il giovane, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio (nella foto), era comparso davanti al gup Maria Rabini con l’accusa di tentata estorsione ai danni di un professore in pensione. Il Leone pensava di aver trovato il modo di fare soldi facili minacciando di morte l’anziano facoltoso al quale, nel novembre scorso, recapitava una lettera anonima minacciosa nella quale lo intimava a pagare la somma di 2.000 euro. La vittima dell’estorsione avrebbe dovuto lasciare il denaro, conservato in una busta, nei bagni pubblici dell’ex ufficio postale di corso Umberto I. Il Leone mandava l’amico diciottenne Simone Amore a ritirare la busta ma questi trovava ad accoglierlo i carabinieri, precedentemente informati dalla parte offesa. Lo stesso diciottenne conduceva i militari nel vicino bar dove il Leone lo attendeva. Il Leone veniva arrestato in flagranza di reato, mentre il complice Amore veniva denunciato per favoreggiamento in tentata estorsione. E la sua posizione stralciata in quanto il difensore di quest’ultimo ha chiesto che il suo cliente venga giudicato mediante rito ordinario. Se Leone, quindi, è tornato in libertà lasciando gli arresti domiciliari ai quali era sottoposto, Amore, invece, nell’attesa di venire giudicato è sottoposto all’obbligo di firma periodica in caserma. Per il Leone il pm Alessia La Placa aveva chiesto la condanna ad 1 anno e 10  mesi di reclusione.