La Questura chiude per otto giorni il bar dove si è verificata la rissa tra albanesi

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Il questore di Ragusa Giuseppe Gammino ha disposto la chiusura temporanea per otto giorni di una pizzeria e di un locale di vendita al minuto di alimenti e bevande nel capoluogo. Il provvedimento è scaturito a seguito della violenta colluttazione scoppiata la scorsa settimana tra cinque albanesi, poi arrestati dagli agenti della sezione volanti per rissa, lesioni personali, calunnia e furto aggravato in concorso. La rissa, ricordiamo, è  iniziata in una pizzeria ed poi proseguita, per un ulteriore regolamento di conti, dinnanzi il punto vendita di via Di Vittorio, con l’utilizzo di bottiglie in vetro e coltelli. Il provvedimento di chiusura, che ha natura cautelare, è stato assunto poiché la rissa ha procurato notevole allarme sociale tra i residenti e gli avventori dei pubblici esercizi ed ha messo a rischio l’ordinato e quieto vivere, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini. E sempre nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo del territorio, da stamani sono impegnate a Santa Croce le pattuglie della sezione volanti e della polizia municipale per controlli in abitazioni dove vivono immigrati. 

I controlli sono stati tesi ad accertare la regolarità dei contratti di affitto, l’effettivo numero di residenti nelle abitazioni e le condizioni igienico-sanitarie delle stesse. In tutto sono stati identificati 21 stranieri e controllate 11 case. Nei confronti dei proprietari, in mancanza di comunicazione di cessione del fabbricato o immobile all’autorità di polizia, saranno elevati i verbali per illeciti amministrativi. Tra gli stranieri controllati, tre sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno, per cui saranno espulsi. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni per prevenire l’allarme sociale sotto il profilo dell’ordine della sicurezza pubblica.