Pd, anche il secondo e il terzo circolo vanno coi tesseramenti

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Ottenuto il via libera da parte della direzione provinciale, i due nuovi circoli del Partito democratico si organizzano anche in vista delle scadenze congressuali. Ieri scadeva il termine per la presentazione dell’anagrafe degli iscritti. Circa trecento le tessere in quota al secondo circolo che fa riferimento al senatore Gianni Battaglia e all’avvocato Mimmo Barone. “Chiaramente questi numeri – spiega quest’ultimo – sono determinati dalla difficoltà, in questa prima fase, legata all’ufficializzazione del circolo. In un primo momento avevamo, infatti, ricevuto soltanto duecento tessere. Da poco ne abbiamo ottenute delle altre”. Come sono i rapporti con l’altro nuovo circolo, quello che fa riferimento ai consiglieri Mario D’Asta e Giorgio Massari? “I rapporti sono ottimi – spiega Barone -. Con l’altro circolo c’è stata piena condivisione del riconoscimento della strada da seguire per venire fuori da una situazione ormai insostenibile all’interno del partito. La costituzione di questi due nuovi circoli offre una possibilità di radicarsi di più nel territorio”. Anche il terzo circolo è andato un po’ a rilento con la campagna tesseramenti, proprio per via dell’attesa del riconoscimento da parte della direzione provinciale. Circa duecento le tessere fino ad ora sottoscritte. A ieri circa 450, invece, le iscrizioni nell’anagrafe da parte del primo circolo. Ci sono, adesso, questioni procedurali da approfondire. Secondo alcuni la questione relativa ai termini di presentazione dell’anagrafe degli iscritti riguarderebbe soltanto le cariche monocratiche e quelle in organismi provinciali. In pratica potrebbero essere eletti ad esempio nell’unione comunale tutti coloro che si iscrivono anche il giorno prima del congresso. Solo chi, invece, ambisce alle cariche di segretario, cittadino o provinciale, dovrebbe essere tra chi era registrato entro ieri. I circoli si stanno organizzando anche a livello interno, ma ovviamente la “partita” si gioca adesso sul congresso provinciale e poi su quello comunale.

 

[Fonte: Giornale di Sicilia]