Arrestati gli scafisti del barcone di 141 siriani arrivato martedì

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Sono tre egiziani i presunti scafisti dello sbarco avvenuto lo scorso martedi pomeriggio a Pozzallo, quando sono stati messi in salvo 141 siriani. La fitta attività info investigativa, coordinata dall’autorità giudiziaria iblea, ha consentito agli uomini della squadra mobile di Ragusa, dei carabinieri di Modica e dei finanzieri di Pozzallo di individuare i tre, di 33, 26 e 25 anni, sottoposti a fermo di indiziato di delitto e trasferiti al carcere di Modica. I tre presunti scafisti sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il barcone, in avaria, era stato intercettato, nelle ore antecedenti allo sbarco avvenuto nel primo pomeriggio di martedi, nel Canale di Sicilia. E’ stato un’imbarcazione mercantile ad agganciarlo e, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, a metterlo in salvo. A coordinare le operazioni è stata la Guardia Costiera. Messi in salvo i clandestini, si è proceduto, come da routine, alle operazioni di identificazione e molti di loro sono stati sentiti dagli investigatori.
In effetti sarebbe risultato, dalle concordanti ed univoche dichiarazioni rese dai clandestini che hanno collaborato, che i tre egiziani abbiano reclutato i migranti sulle coste siriane, abbiano riscosso consistenti somme di denaro per pagare il costo per l’intero viaggio e poi abbiano eseguito tutte le attività necessarie per assicurare la partenza degli scafi verso il territorio italiano. In considerazione dei gravi e concordanti indizi di responsabilità raccolti – hanno spiegato gli investigatori –  i tre egiziani sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria ed associati alla Casa Circondariale di Modica. Un risultato ottenuto grazie all’attività info-investigativa condotta dai tre uffici delle forze dell’ordine che monitorano costantemente le nuove rotte individuate dagli scafisti per immettere clandestini sul territorio nazionale.