Rubavano ferro in una campagna vicina all’aeroporto, arrestati

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Ieri mattina, intorno alle ore 11:00, due uomini, padre e figlio, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di PS di Comiso per un furto che stavano perpetrando all’interno di una abitazione rurale sita nel territorio di Comiso in contrada Favaraggi ed adiacente l’aerostazione.
I due malviventi, Minardi Francesco del 1954 residente a Vittoria e suo figlio Crocifisso nato nel 1985 residente anch’egli a Vittoria  sono stati sorpresi dagli agenti di questo Commissariato, intervenuti a seguito di una segnalazione al 113.
Sul posto la Volante e la pattuglia in sevizio di vigilanza all’aeroporto.
Gli agenti si sono subito accorti che i due vittoriesi erano intenti a rubare oggetti ferrosi da una privata abitazione, ed alla vista della Volante, sono scappati a bordo di una moto ape che ha tentato di far perdere le proprie tracce percorrendo alcune stradine di campagna; le manovre però non sortivano l’effetto sperato e non appena la motoape raggiungeva la SP5 i due venivano bloccati.
Una volta fermati gli immigrati sono stati trovati in possesso di alcuni attrezzi atti allo scasso utilizzati per tagliare il lucchetto d’ingresso del cancello della proprietà privata.
Tornati nella proprietà i poliziotti insieme al proprietario, nel frattempo rintracciato, potevano appurare che era stato divelto il lucchetto che chiudeva il cancello e che la porta di ingresso dell’abitazione era stata forzata;  i ladri tuttavia  erano riusciti ad impossessarsi solo di alcuni oggetti posti all’esterno, e ritrovati sulla motoape, visto il tempestivo intervento della Polizia.
I due  sono stati quindi arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso e danneggiamento. Minardi Francesco,inoltre, è stato denunciato per possesso di arnesi atti allo scasso considerato che lo stesso oltre ad essere sottoposto all’affidamento in prova, è stato già condannato, con sentenza passata, in giudicato per furto aggravato.
I due uomini alla fine delle formalità i rito sono stati condotti presso le proprie abitazioni per lì rimanere in regime di arresti domiciliari in attesa di ulteriori disposizioni dell’AG.
Il materiale asportato è stato restituito al legittimo proprietario.