Le Fiat 500 d’epoca vanno “a ruba”

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Le 500 vanno a ruba, non solo tra i collezionisti purtroppo. Nelle ultime tre settimane ben tre esemplari sono stati rubati a Modica. Ad accomunare i tre furti la zona, quella della Via Tirella dove una volta insistevano i mercatini della frutta.  Non parliamo del nuovo modello tanto riuscito alla casa madre di Torino ma dell’impareggiabile modello uscito dagli stabilimenti torinesi a cavallo tra gli anni 60 e 70. L’auto del boom economico, si divideva questa definizione con la sorella maggiore 600, negli ultimi anni ha subito una rivalutazione clamorosa. Sono sorti come funghi club dedicati, solo a Modica ce ne sono due di ottimo livello, mostre, esposizioni mobili e statiche,oggettistica e perfino abbigliamento griffato. Una febbre da 500 che ha contagiato anche i ladri. Anche se in Italia, secondo le statistiche, viene rubata un’auto ogni 5 minuti, il caso delle 500 di Modica ha colpito la nostra attenzione. In città non è così facile sentire parlare di un’auto rubata quindi fanno scalpore i tre furti dello stesso modello e nello stesso posto. Identico il modus operandi. I ladri agiscono di notte al riparo da occhi indiscreti in quanto le autovetture erano parcheggiate laddove la via Tirella si divide in due. La parte destra va a finire in un vicolo cieco a ridosso del letto del torrente. Qua è in pratica terra di nessuno. Nessuna telecamera, niente luci, passanti rarissimi men che meno nelle ore notturne. Le 500 sono state quindi preda facile anche perché risultano tra le più semplici da aprire. Ma che fine hanno fatto? Difficile dirsi. Scartando a priori che possano essere state usate per una fuga dopo una rapina rimangono in piedi tre ipotesi. La prima è che possano essere state usate per spostarsi da un paese all’altro e poi abbandonate in strada, ma questa sinceramente appare la meno probabile anche se è quella che rincuora maggiormente i proprietari che sperano così di ritrovare la loro “bambina”. La seconda ipotesi è che possano essere state prese per essere poi smontate e rivendute per i ricambi la cui quotazione sale sempre di più in concomitanza con l’aumento della richiesta di 500. La terza è che siano state rubate per essere poi trasformate in auto da corsa. Le 500 da corsa vengono modificate a tal punto da essere irriconoscibili rispetto all’originale. Vengono tolte le targhe e cambiato il numero del telaio. Impossibile sapere la loro provenienza. In questi ultimi due casi i proprietari dovranno malgrado tutto mettersi il cuore in pace e rinunciare alla loro passione anche perché sarebbe rischioso comprarne un’altra e posteggiarla nuovamente nella zona che sembra essere diventata il triangolo delle Bermuda delle 500.