Un maniaco tra le strade di Ragusa Superiore

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I carabinieri delle Stazioni di Ragusa Principale e Ragusa Ibla stanno indagando su due casi di violenza sessuale e atti osceni, entrambi nei confronti di due giovani ragusane.
I due fatti, occorsi a qualche giorno di distanza l’uno dall’altro, hanno entrambi riguardato due vittime molto simili, due giovani appena maggiorenni entrambe frequentanti lo stesso liceo e hanno avuto un modus operandi pressoché identico, peraltro molto simile al cosiddetto maniaco di Ibla che aveva imperversato per un breve periodo lo scorso inverno palpeggiando inopinatamente giovani studentesse salvo poi essere scoperto e arrestato dai Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla. In tutti e due i casi il maiale s’è furtivamente avvicinato da dietro dopo aver pedinato le vittime prescelte da casa a scuola. Nel primo caso è riuscito a ghermire la giovane da dietro palpeggiandola compulsivamente. Nel secondo caso il portone condominiale sbattuto in faccia al porco ha permesso non solo di creare un’insormontabile barriera tra il molestatore e la vittima ma anche ha permesso a quest’ultima di guardarlo bene bene in faccia. Dettaglio non secondario visto che la ragazza sta collaborando fattivamente gli investigatori nell’individuazione del reo.
I militari dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica dott.ssa Monica Monego, esperta nell’ambito della Procura Iblea nei crimini contro le fasce deboli, stanno valutando orari, itinerari, luoghi, confrontando i dati e sottoponendo fotografie di sospetti alle due vittime.
I carabinieri ritengono di essere vicini a dare un nome al maniaco e preferibilmente congiungergli i polsi dietro la schiena per impedirgli di cingere altre donne in maniera violenta.
Nel frattempo però, come già in passato, i militari di Ragusa invitano tutte le donne e in particolare quelle più giovani della fascia 17-25 anni a prestare maggiore attenzione nel rincasare, specie da scuola. E nell’eventualità dovessero notare qualche soggetto strano, chiamare immediatamente il 112 e chiedere l’intervento dei carabinieri, segnalando con precisione il luogo esatto e le caratteristiche salienti del personaggio (abbigliamento, altezza, capelli, occhi). Anche nel dubbio, è meglio una telefonata in più – nessuno viene accusato prima di aver commesso un crimine – che in meno!