Appello per Mariella Russo, il Movimento 5 stelle ha già raccolto 5 mila euro

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Simone Aprile / Freetime Magazine

Cinque mila euro in appena 24 ore per Mariella Russo.

Li abbiamo raccolti grazie all’iniziativa del Meet Up del Movimento 5 stelle di Ragusa e del gruppo consiliare, attraverso l’apertura di un conto Kapipal e il lancio di una campagna di sensibilizzazione attraverso il nostro sito internet e la nostra pagina facebook, immediatamente ripresa dal Blog di Beppe Grillo, che ringraziamo per la grande sensibilità con cui ha rilanciato a livello nazionale una battaglia che a livello territoriale noi abbiamo deciso di portare avanti con convinzione.

 

Come tutti sanno, Mariella, ventottenne ragusana, è affetta da MCS, ovvero “sensibilità chimica multipla”, malattia che impedisce a una persona di tollerare un certo ambiente chimico o una classe di sostanze. Per i malati di MCS sono tossici anche il profumo, un cibo, lʼacqua dei rubinetti, il tocco di un tessuto, una boccata dʼaria apparentemente “pulita”, entrare in un ospedale, salire su un aereo: lʼorganismo accumula “scorie” che lo avvelenano. L’unica possibilità che Mariella ha di disintossicarsi e di curarsi è di frequentare un centro specializzato di Londra, il Breaskspear. Ma ogni ricovero in quella struttura costa alla sua famiglia 20 mila sterline, di cui la Regione siciliana rimborsa solo la metà, cioè circa 12 mila euro.

Per questo, come Movimento 5 Stelle di Ragusa, abbiamo deciso innanzitutto di raccogliere l’appello lanciato nei giorni scorsi da Giuseppe Spadaro, il marito di Mariella, e di offrire i mezzi a nostra disposizione per portare avanti una massiccia raccolta fondi per questa giovane donna.

Il nostro gruppo consiliare ha deciso, peraltro, di devolvere simbolicamente a questa causa un gettone di presenza.

 

Tuttavia siamo convinti che la vera battaglia da condurre sia un’altra. Purtroppo la diagnosi di MCS e l’esistenza stessa della patologia sono fortemente controverse nell’ambiente medico, tanto che né in Italia né in molte altre parti d’Europa e del mondo è riconosciuta dai sistemi sanitari nazionali: per questo le cure non vengono rimborsate e coloro che soffrono di questa patologia sono costretti a curarsi in centri esteri.

La vera sfida da raccogliere, dunque, è che la politica si muova spingendo al riconoscimento della malattia il servizio sanitario nazionale e regionale.

 

Cinque mila euro sono tanti, ma non abbastanza. Per questo vogliamo invitare tutti a fare anche una piccola donazione attraverso il nostro conto: più forte sarà la rete di solidarietà intorno a Mariella, più possibilità avremo non solo di aiutare la sua famiglia a curarla ma anche di condurre credibilmente la battaglia politica nelle sedi opportune.

 

 Il gruppo consiliare