Approvato il piano triennale per la Trasparenza 2014-2016

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Il Comune di Modica adotta il codice di comportamento e approva il Programma triennale della trasparenza 2014-2016. “Con la delibera n.12 del 29.01.2014, afferma il Sindaco Abbate, è stato adottato il codice di comportamento, strumento essenziale per prevenire ed evitare i conflitti di interesse potenziali e concreti nello svolgimento dell’attività amministrativa. Con delibera n.13 del 30 gennaio 2014 la giunta ha approvato il Programma triennale della trasparenza 2014-2016 che consente al comune di attuare gli obblighi che derivano dal decreto legislativo 33 del 2013, decreto attuativo della legge 190 del 2012. Questa legge, cosiddetta anticorruzione, prevede che le pubbliche amministrazioni adottino misure per la prevenzione della corruzione adottando un Piano Triennale di prevenzione della corruzione che il comune ha già approvato con delibera del comunale n. 41 del 2013. La legge 190 conteneva la delega per la riorganizzazione della pubblicazione e la trasparenza degli atti amministrativi, nonché l’adozione di un codice di comportamento dei dipendenti comunali.

Voglio precisare che, pur essendo stato approvato dal consiglio comunale nel maggio del 2013 il piano per la prevenzione della corruzione, il documento necessita di un adeguamento al piano nazionale anticorruzione (criteri generali per la rotazione del personale nei processi e nei procedimenti a rischio corruzione, criteri generali per la selezione delle figure apicali). L’atto necessita anche della mappatura dei rischi nei processi  amministrativi e nei procedimenti. Tali integrazioni saranno effettuate con delibere di giunta, considerando così il piano approvato dal consiglio comunale con la delibera n.41 del maggio 2013 come atto d’indirizzo.

Il responsabile della prevenzione anticorruzione è il Segretario generale Carolina Ferro mentre il responsabile della trasparenza è il Dott. Giorgio Paolo Di Giacomo. Queste misure, conclude il Primo Cittadino, ci consentiranno di rafforzare la trasparenza e l’imparzialità dell’attività amministrativa dove un ruolo centrale è occupato dalla formazione destinata ai dipendenti che operano dove il rischio è più alto”.