Botta e risposta fra Cna e sindaco. Colombo: “Allibiti dalle parole sprezzanti di Abbate”

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“Ci sarebbe da rimanere senza parole dopo le scomposte dichiarazioni fatte alla stampa dal sindaco Abbate in risposta al nostro documento. Siamo dispiaciuti per l’atteggiamento del primo cittadino che sembra volto ad interpretare, in maniera frettolosa e distorta, le nostre sollecitazioni frutto di un coordinamento cittadino nel corso del quale le imprese hanno espresso la propria posizione rispetto alle problematiche sollevate da tempo”.

E’ quanto dichiarano il presidente della Cna territoriale di Modica, Giovanni Colombo, ed il responsabile organizzativo, Carmelo Caccamo. “Ci corre l’obbligo di respingere e rispedire al mittente ogni accusa proveniente da Abbate – continuano Colombo e Caccamo – soprattutto rispetto al fatto che la nostra associazione di categoria, negli anni scorsi, avrebbe occultato determinate problematiche in merito alla zona artigianale. Invitiamo Abbate a rileggere con attenzione tutta la rassegna stampa sull’argomento, oltre agli atti ufficiali con i quali in più di una occasione abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di avviare la ripulitura della zona dai rifiuti ingombranti, di concretizzare la scerbatura e di utilizzare al meglio il centro direzionale oltre che procedere con il ripristino della pubblica illuminazione. Abbate ha dimenticato che addirittura con la precedente amministrazione Buscema si sono registrati scontri molto accesi, tali che il 5 febbraio dell’anno scorso hanno portato la vicenda di fronte al prefetto Vardè. Ecco perché ci risulta incomprensibile la risposta fuori luogo fornita dal sindaco a margine delle nostre sollecitazioni. A maggior ragione ci delude l’attacco immotivato rivolto ad una associazione di categoria, che rappresenta circa 1.000 imprese in città, da parte di un uomo, Abbate, che proviene dal mondo delle associazioni di categoria. Sia chiara una cosa. La Cna ha difeso e difenderà sempre i legittimi interessi delle imprese denunciando all’opinione pubblica e all’amministrazione comunale tutte le cose non fatte e proponendo le varie ipotesi di sviluppo. Anziché interventi astiosi ed arroganti, ci aspettiamo dal sindaco risposte chiare sui fatti concreti. Ci ha promesso che ridarà il centro direzionale della zona artigianale alle imprese. E, invece, risulta ancora occupato, per scelte della precedente amministrazione, da uffici comunali che nulla hanno a che vedere con le aspettative di sviluppo di quell’area. Sui ritardi nel rilascio delle concessioni edilizie, sulle varie modifiche e sulle autorizzazioni allo scarico invitiamo il primo cittadino ad essere più attento rispetto a quanto succede negli uffici comunali. Da questo momento non intendiamo proseguire nella polemica; siamo invece sempre disponibili ad entrare nel merito delle questioni come sempre abbiamo fatto ma pretendiamo un profondo rispetto per le centinaia di imprese che quotidianamente portano avanti sotto il nome della Cna numerose battaglie per il lavoro nei comparti e per garantire un futuro ai propri collaboratori”.