La Monastra a Ragusa: “Voglio un Pd senza signori delle tessere”

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monastra mineo

«Non intendo destrutturare un sistema, bensì creare una partecipazione democratica strutturata. Non dev’essere un maquillage del partito, belle parole da pronunciare, bensì una istanza profonda dalla quale poter ripartire. Si deve fare, seguendo metodi già esistenti come le primarie aperte, per la sopravvivenza stessa della democrazia in questa regione. Il partito che vorrei dovrebbe rivalutare l’importanza dei territori, non essere governato dai signori delle tessere». Queste le parole di Antonella Monastra, candidata per l’area Civati alle primarie del Partito democratico per la segreteria regionale, venerdì pomeriggio a Ragusa accompagnata dal senatore Corradino Mineo ed accolta dal segretario provinciale Giovanni Denaro e dal vicesegretario Mario D’Asta. «Quello a cui abbiamo assistito in Sicilia è pazzesco – spiega il senatore Mineo – un Pd che ha sfiduciato il presidente Crocetta per poi votargli la fiducia, un Pd che invece di porre la questione dei limiti ma anche dei pregi di un governo capace di soppiantare il 61-0 patito alle precedenti elezioni, e di sfruttare quindi l’occasione per costruire finalmente qualcosa in questa Regione, non fa altro che parlare di poltrone ed assessorati. Questo partito che si dilania su tutto ciò, improvvisamente fa finta di essere unito e di considerare Raciti l’unica espressione interna. Io non ci sto. Io sono assolutamente con Antonella Monastra, persona della società civile, un medico, consigliere comunale a Palermo che si è fatta la campagna elettorale da sé e che ha la testa sgombra dalle vecchie logiche che ancora purtroppo albergano in certe stanze. Antonella si sta battendo generosamente per tenere aperto il dibattito interno, per costringere questo gruppo dirigente a discutere di Sicilia. Un buon successo della Monastra alle primarie aperte di domenica servirebbe per riscattare ciò che di buono il nostro partito aveva creato altrimenti – conclude Mineo – il nostro potrebbe diventare un partito di governo, lontano dai cittadini». Questo l’ultimo atto ragusano di una campagna congressuale che sta infiammando il Pd. Adesso la parola passerà a tutti coloro i quali intenderanno affollare i circa 500 gazebo che, domenica dalle 8 alle 20 saranno aperti in Sicilia. Oltre ad eleggere il nuovo segretario regionale, tra Lupo, Raciti ed appunto Monastra, verranno indicati anche 180 componenti l’assemblea regionale (i restanti 120 saranno eletti dalle assemblee provinciali).