Salubrità del mare? La Cgil chiede una conferenza di servizi

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In una nota inviata all’Assessore regionale al All’Assessore Regionale  del Territorio e dell’Ambiente e per conoscenza al Prefetto di Ragusa e ai sindaci dei comuni di Modica, Scicli, Pozzallo ed Ispica, il segretario generale della Cgil di Ragusa Giovanni Avola, denuncia il grave stato di salubrità delle spiagge e del mare del litorale ibleo.

Si invia, per opportuna conoscenza, la nota inviata al quotidiano la Sicilia che domenica 5 aprile ha pubblico un report sull’argomento.

 

“Per il terzo anno consecutivo ancora brutte notizie per la prossima stagione balneare di metà del litorale ibleo.

 

Sabato 5 Aprile il quotidiano “ La Sicilia “ ha pubblicato un reportage a quattro mani dal titolo eloquente:

“ Montalbano? Nuota nella sporcizia”.

 

Dopo una dettagliata disamina dell’inquinamento ambientale manifestatesi attraverso schiuma biancastra e marroncina nel litorale di Scicli, Modica, Pozzallo, Ispica nel corso del 2012 e del 2013 e che ha determinato all’inizio del 2013 il sequestro giudiziario delle strutture turistiche di Baia Samuele, Marsa Siclà e Marispica cui è seguito il successivo dissequestro, nell’ampio servizio giornalistico si fa riferimento alle indagini delegate in materia ambientale svolte dalla Compagnia dei Carabinieri di Modica e dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo redatte il 22/03/2014.

 

In esse in modo implacabile si mettono sotto accusa le Amministrazioni Comunali di Scicli,Modica, Pozzallo, Ispica per una serie di inadempienze e di omissioni riscontrate nel corso delle indagini investigative, tecniche e scientifiche.

 

Sugli impianti di depurazione e sul controllo c’è di tutto!Si va dalla mancanza di autorizzazioni allo scarico e di collaudo, ad acque non depurate che vengono sversate a mare, agli scarichi abusivi, al mare come ricettore finale, agli arenili trasformati in spugne, ai corsi e ai canali del consorzio di Bonifica anch’essi veicoli di scarichi abusivi.

 

Ma c’è di più! Le strutture turistiche del litorale oggetto della lunga azione investigativa “ mantengono scarichi illeciti, con impianti di depurazione inadeguati, che trovano nei canali, nei bacini, nell’arenile e nel mare, il corpo recettore dei reflui prodotti… “

 

 

Sono conclusioni gravissime che hanno suscitato sconcerto, incredulità ed allarme tra gli operatori turistici e dell’indotto e tra la popolazione dei quattro comuni. Il silenzio dei Sindaci è, però, preoccupante.

 

C’è il reale rischio che anche la stagione turistica 2014 possa essere inesorabilmente compromessa. Il pericolo non viene, come afferma qualcuno, dalla stampa che fa solo il proprio dovere  ma dalle risultanze delle indagini su cui occorre, però, fare subito chiarezza per verificare la veridicità delle cose scritte.

 

Bisogna evitare che l’allarme si trasformi in allarmismo e che da esso, a cascata, parta l’ennesima campagna di delegittimazione del territorio: il mare con le sue coste e le sue sabbie e il paesaggio che vi si rispecchia.

 

Un bene comune fonte di ricchezza e di lavoro la cui funzione non può essere compromessa dall’incuria e dall’insipienza di alcuni.

 

Facendo appello alla Sua sensibilità e alle specifiche competenze del Suo Assessorato, Le chiedo di indire al più presto, di concerto con l’ARPA, una conferenza di servizio  , qui a Ragusa, al fine di accertare la verità e, ove tutto venisse confermato,  individuare ogni possibile soluzione atta a scongiurare il fallimento della prossima stagione balneare nei comuni di Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica”.