Gli indigenti assaltano Palazzo dell’Aquila. Consiglio rovente

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Clima rovente a Palazzo dell’Aquila, reso ancora più pesante dalla manifestazione dei cittadini indigenti che ha preceduto di poco l’apertura del consiglio comunale di giovedì pomeriggio, e che di fatto si è prolungata saldandosi con i lavori in aula attraverso i numerosi interventi dei consiglieri di opposizione nel corso della mezz’ora di comunicazioni che precede la trattazione dei punti all’ordine del giorno.

Mentre in sala commissioni l’assessore ai Servizi sociali Flavio Brafa ha portato avanti l’ennesima trattativa con i cittadini in protesta, prolungando malvolentieri per tutto il mese di aprile l’erogazione di sussidi secondo la graduatoria risalente a gennaio 2013 in attesa di fare ripartire il bando lavoro ed i cantieri di servizio, in consiglio sono ben poche le risposte che arrivano alle tante, sicuramente in parte anche strumentali, sollecitazioni alla Giunta Piccitto.

Tra le molte: lo slittamento del bilancio consuntivo che probabilmente non verrà presentato in consiglio entro il 30 aprile, la mancata formulazione del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC), le scelte politiche compiute nei confronti dei cittadini indigenti, la mancata presentazione della relazione semestrale da parte del sindaco, la discussione in seno della Commissione elettorale in merito alla prossima designazione degli scrutatori, l’istituzione dei Liberi consorzi di Comuni e la frattura con il sindaco di Modica, l’Università.

Quando il vicepresidente Giorgio Licitra stava per chiudere la parte relativa alle comunicazioni, i consiglieri di minoranza captando la scelta da parte dei sindaco di non aver intenzione di replicare, è insorta. «Non c’è l’obbligo di risposta da parte dell’amministrazione – ha puntualizzato Federico Piccitto – questo secondo l’articolo 71 del regolamento comunale». «Non ci vogliono dedicare neanche un minuto – è sbottato Giuseppe Lo Destro – per chiarire i dubbi che queste opposizioni hanno evidenziato». «Sugli indigenti – ha aggiunto Sonia Migliore – cosa intendete dire alla città? Non possiamo accettare il fatto che questo sindaco non intende rispondere dicendo che non è obbligato dal regolamento». «I nostri interventi non sono fatti per le telecamere o per i giornalisti distratti ma per avere un confronto con la Giunta. Lei, signor sindaco non sa cosa significa avere rispetto del consiglio – ha concluso Giorgio Massari – Lei sconosce la funzione propositiva del consiglio, non ha nessuna competenza politica».

Dopo una serie di sospensioni, il sindaco evidentemente torna sui suoi passi decidendo di intervenire su molti degli argomenti affrontati nel corso delle comunicazioni. «Sulla questione della nomina degli scrutatori – ha risposto il sindaco Piccitto – la legge 22 del 2006 prevede che avvenga all’unanimità all’interno dell’albo comunale. In Commissione elettorale si è discusso di un criterio unico da utilizzare, per evitare discrezionalità, come quello della disoccupazione per dare un sostegno ai cittadini in difficoltà. Non ci lascia certo indifferenti l’emergenza attraversata dalle famiglie indigenti, inviterei tutti però ad avere maggiore sobrietà nell’affrontare questa tematica nel corso degli interventi politici. Non consento a nessuno di ridicolizzare in modo strumentale le iniziative che il Comune sta mettendo in campo, come il punto spesa solidale, la raccolta di vestiti usati oppure il percorso di politica sociale dei cantieri di servizio che la Regione di fatto è incapace di avviare e che darebbe una occupazione per tre mesi a 256 cittadini, per un ammontare di 680mila euro. Infine per quanto riguarda l’istituzione del Libero consorzio di Comuni, ho portato avanti sempre ragionamenti di inclusione in questa fase complicata nel corso della quale immaginiamo di poter coinvolgere altri enti locali. Infine questo Comune coi fatti ha dimostrato l’importanza che da all’Università, non a parole. Siamo l’unico socio adempiente ed auspichiamo un rilancio della struttura – ha concluso il sindaco – per il bene del territorio, senza nessuna chiusura pregiudiziale».

Ben più ridotta invece la parte destinata alle interrogazioni, unica discussa quella presentata dal consigliere Giorgio Mirabella in data 05.03.2014 in merito alle procedure di trasferimento del personale interno alla quale ha risposto il sindaco.