Aeroporto di Comiso, quanto manca per i servizi?

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Aeroporto di Comiso. A che punto siamo? Ad un anno quasi dall’apertura ufficiale il flusso di visitatori è aumentato vertiginosamente superando quota 100.000 e confermando le enormi potenzialità dello scalo ibleo che accoglie oramai numerose compagnie. A questo punto, però, inevitabilmente è tempo di primi bilanci e di nuove modifiche. Alcuni cambiamenti prima impensabili in virtù dei numeri vanno ora decisamente messi sul tavolo, in primis quello relativo ai locali commerciali del secondo piano, ancora deserti. In tutti gli aeroporti si accede all’area negozi dopo aver effettuato i controlli e il check in. Allo stato attuale, invece, a Comiso questo non è possibile perché le due zone sono distanti e separate tra loro. Al vaglio della società di gestione ci sarebbero dunque un ventaglio di proposte per cambiare la struttura in modo che si possa accedere alle attività commerciali dopo i controlli di rito e prima dell’imbarco. “Solo dopo questo passaggio avrà un senso animare il secondo piano dello scalo – spiega il Presidente della Soaco, Rosario Di Bennardo – e attivare le scale mobili che funzionano perfettamente dal primo giorno ma che non mettiamo in funzione perché porterebbero solo ad una parte vuota dell’aeroporto e con uno spreco inutile. Nel frattempo sono stati assegnati i servizi di bancomat e tabacchi mentre quello per la parafarmacia è stato pubblicato”.
Aumentano, intanto, anche i voli charter sullo scalo casmeneo e sono 140 ad oggi le operazioni confermate, con pacchetti turistici, comprensivi di volo, organizzati da importanti tour operator che porteranno notevoli flussi incoming in provincia di Ragusa. Uno di questi è atterrato sabato sera a Comiso per la prima volta, calorosamente accolto dall’ormai famoso “water cannon” dei vigili del fuoco, l’arco di acqua sparato in aria dalle camionette sull’aereo in pista per salutare i nuovi arrivati. Il Presidente Di Bennardo in questo caso ha voluto pubblicamente ringraziare i vigili del fuoco per il servizio, assolutamente facoltativo, prestato. “Uno dei nostri vigili ha perso la moglie in giovanissima età e in segno di lutto i colleghi avevano deciso di non effettuare il water cannon. Alla fine, però, hanno deciso di farlo ugualmente proprio per dedicarlo alla memoria della signora”.