Le bordate di Movimento Città: “Giunta priva di programmazione”

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Consiglio ispettivo amaro per la Giunta Piccitto quello di lunedì pomeriggio. Al timido ma costante tentativo di intervenire in aula da parte di alcuni rappresentanti dei cittadini indigenti ed alle invettive provenienti dai banchi delle opposizioni si aggiunge il pesante monito di Movimento città, forza politica in maggioranza ma da molti mesi critica con le scelte dell’Amministrazione.
E’ il consigliere Carmelo Ialacqua a parlare, sottolineando la delusione per il tipo di dibattito ancorato a fatti sporadici ed estemporanei che a quasi un anno dalle elezioni si sta svolgendo in città e dentro l’aula consiliare. «Si è perso di vista il quadro generale – ha sottolineato – per cui nei prossimi giorni presenteremo un atto formale di indirizzo, che vorremmo discusso e votato in aula, attraverso il quale proporremo alla Giunta di intraprendere con grande decisione e fermezza un Piano strategico per la città. Oggi tutti i dati confermano, soprattutto in Sicilia, una crisi epocale. Crisi dalla quale si può uscire esclusivamente elaborando un piano a medio e lungo termine che non riguardi solo la maggioranza ma tutte le componenti attive che lottano per il riscatto economico e sociale della città. Non stiamo parlando del solito documentino dei buoni intenti – sottolinea l’esponente di Movimento città – bensì di un percorso preciso che ad esempio si sta concretizzando in città come Palermo, Marsala e Catania. La stessa comunità europea, nella programmazione dei fondi 2014-2020, parla di una Agenda urbana che tra i punti fondamentali comprenda la limitazione di consumo di suolo, mobilità sostenibile, patto dei sindaci, smart cities, cultura, università, welfare e lavoro. Tutti argomenti che sembrava averci accomunato in campagna elettorale ma che adesso vorremmo inquadrati in un programma concreto. Si tratta di rispondere sostanzialmente a quattro domande: dove siamo, dove stiamo andando, dove vorremmo andare e cosa dobbiamo fare per andare dove vorremmo. Un percorso che sappia rispondere a quesiti simili rappresenta per noi la garanzia di una attività di governo non sporadica e di un confronto politico che non si svolge su fatti episodici ma sostanziali. Abbiamo davanti un Bilancio di previsione che potrà delineare il nuovo corso. E’ questo il terreno, amici della Giunta, sul quale noi di Movimento città ameremmo poterci confrontare con voi. A nostro avviso infatti non esiste altra possibilità di sviluppare un’azione politica che non ricada nel becero confronto da pollaio che purtroppo vediamo ai margini del confronto in aula e su certa stampa locale. Vorremmo che il dibattito si alzi e che sia costruttivo per tutta la città». Nessun commento, a riguardo, da parte degli esponenti dell’Amministrazione. Molti invece gli accenni da parte dei consiglieri di opposizione che tengono ad evidenziare il campanello di allarme all’interno della maggioranza.
Tra gli altri argomenti emersi, i dubbi circa il bando di imminenti pubblicazione annunciato dall’assessore al Turismo Stefano Martorana per l’affidamento del servizio di gestione di edifici comunali tra i quali il castello di Donnafugata, l’auditorium San Vincenzo Ferreri ed alcuni palazzi del centro storico sedi di musei.
«L’idea di fondo potrebbe essere valida – ha sottolineato Sonia Migliore – ma l’atto pratico ci trova assolutamente contrari. Assurdo procedere ad una gara informale su invito di cinque concorrenti per l’affidamento di un servizio di almeno 1,8 milioni di euro nel triennio. Molti i punti del bando da rivedere, come l’affidamento della manutenzione ordinaria di questi beni al futuro concessionario». «Si tratta di beni comuni che vanno tutelati con attenzione – ha aggiunto Elisa Marino – per cui anche correndo il rischio di non arrivare in tempo per la stagione estiva si dovrebbe agire con maggiore attenzione».
Toni assolutamente contrariati anche quelli di Maurizio Tumino e Peppe Lo Destro, i quali nei rispettivi interventi hanno sottolineato l’immobilismo dell’Amministrazione che, alle tante parole non fa seguire i fatti. Come per il Registro delle unioni civili, istituito il 28 gennaio ma mai attivato, oppure il processo di sburocratizzazione dell’ente, non attuato dalla Giunta Piccitto dopo che lo scorso ottobre se ne intestò la responsabilità bocciando di fatto la proposta delle opposizioni di istituire una commissione apposita. Lo Desto sottolinea grande preoccupazione anche sul fronte rifiuti. «Alla sostituzione dell’assessore competente – ha affermato – il Sindaco, dopo aver acquisito la delega, non ha dato nessuna risposta alla città che potrebbe rischiare una vera emergenza».