All’assemblea provinciale del PD, se le sono dette di santa ragione

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“Una assemblea dal dibattito sicuramente vivo, con confronti anche accesi, ma nel corso della quale non si sono assolutamente verificati momenti di rissa né di scontro fisico di alcun tipo”.
Questo il commento del segretario provinciale del Pd Giovanni Denaro in merito alla riunione tenutasi mercoledì sera a Ragusa. “Abbiamo comunque ritenuto di sospendere i lavori per abbassare i toni” conclude Denaro “ma riconvocheremo una ulteriore assemblea in tempi brevi per procedere alla composizione degli organi direttivi del partito ed all’elezione del presidente“.

Tensioni che conferma il vicesegretario provinciale del Pd, Mario D’Asta. “Sono rammaricato per i problemi registratisi durante i lavori dell’assemblea provinciale quando, invece, si sarebbe dovuto puntare all’unità. Le tensioni di queste ultime ore in seno al Partito Democratico cozzano con l’entusiasmo che fino a martedì scorso avevamo tutti manifestato per il consenso che ci ha tributato l’area iblea alle ultime consultazioni europee, in linea con quanto accaduto nel resto d’Italia. Certe situazioni rischiano di pregiudicare la bontà e la ragionevolezza dei percorsi di costruzione e di unità fin qui portati avanti”.

“Toni decisamente accesi” commenta Peppe Calabrese “ma non si è arrivati alle mani. Una situazione frutto della mancanza di rispetto delle regole da parte di qualcuno. Il segretario non può certamente portare via il pallone ed evitare che la partita si giochi” aggiunge Calabrese “inoltre per la seconda volta in assemblea provinciale ha dimostrato di non avere la maggioranza né di rispettare gli accordi presi, ovvero quelli di concedere la presidenza del partito alla ‘cosiddetta minoranza’. Minoranza che comunque rappresenta il 35% all’interno del Pd. Auspico che i toni ritornino sereni” ha concluso Peppe Calabrese “e si ritorni al dialogo”.