Mancano soldi e assicurazioni. Le città della provincia senza Protezione Civile

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È preoccupante quello che sta succedendo nelle associazioni di volontariato che fanno capo alla Protezione Civile, in provincia di Ragusa e, più in generale, in Sicilia.
Da tre anni la Regione non rimborsa i soldi per le assicurazioni sui mezzi e sul personale e la conseguenza è che i volontari non possono più intervenire nelle situazioni di emergenza. A pagarne le spese, nel primo vero giorno di estate, è stata, ieri pomeriggio, la città di Vittoria.

“Un vasto incendio si è sviluppato in via Carducci, in un terreno incolto adiacente alcune abitazioni, e le fiamme hanno lambito le costruzioni causando non pochi danni” racconta, amareggiato, il presidente del gruppo di protezione civile “Caruano”, Giovanni Buonvicino. “I vetri di alcune case sono esplosi, per scongiurare il peggio i residenti hanno tolto tutto quello che poteva andare in fiamme, comprese le tende, mentre dal comando dei vigili del fuoco di Vittoria nessuno poteva intervenire perché gli uomini erano già impegnati in altre operazioni di soccorso. Ci sono stati momenti di panico, qualcuno si è anche sentito male, e solo quando sono arrivate le squadre dei pompieri di Santa Croce e Ragusa la situazione è tornata sotto controllo”.

Uno scenario che si sarebbe potuto facilmente scongiurare proprio con l’intervento dei volontari dell’associazione Caruano di Vittoria e dei loro mezzi. “Ci sono arrivate numerose chiamate ma non siamo potuti accorrere perché abbiamo le assicurazioni dei tre mezzi antincendio, e di tutti gli altri, scadute e siamo impossibilitati a tirarli fuori dai garage. Lo abbiamo già fatto, in passato” continua Buonvicino “rischiando personalmente in situazioni di emergenza, ma non possiamo più permettercelo. Come se non bastasse, inoltre, tra un mese e mezzo scadranno le assicurazioni sul personale e i 30 volontari del gruppo Caruano potremo incrociare definitivamente le braccia. Il tutto mentre la stagione estiva entra nel vivo con le emergenze che tutti conosciamo e che puntualmente, ogni anno, si presentano. Il lavoro dei vigili del fuoco e della forestale aumenterà a dismisura e noi non li potremo aiutare”.

L’associazione Caruano deve ricevere dalla Regione quasi 10.000 euro per gli ultimi tre anni di servizio, ai quali andrebbero aggiunti i mancati rimborsi dell’ente Fiera Emaia per una campionaria del 2008 e quelli per il servizio effettuato, per conto del Comune, in occasione dell’emergenza del 2013 relativa alla presenza di gasolio nella rete idrica. “Il Comune ci ha dato una mano e noi, per fortuna, siamo tutti volontari che hanno un altro lavoro, ma così ci costringono a chiudere. Annuncio già da ora che, nel momento in cui scadranno le nostre assicurazioni, consegneremo i nostri tesserini alla Protezione Civile Nazionale” ha concluso Buonvicino.

Per scongiurare tale eventualità ieri mattina l’associazione Caruano, insieme ad altre 7 associazioni della provincia, è stata ricevuta, a Ragusa, dal Prefetto Annunziato Vardè e ha esposto la grave situazione al rappresentante di Governo che ha garantito che si farà portavoce dell’emergenza presso le sedi competenti per arrivare al più presto ad una soluzione.