WAGs or not WAGs? This is a very problem

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WAGs. Sì WAGs, e non voglio certo spiegare l’etimologia, l’acronimo, naaaaa: se non sai, oggi, chi sono le WAGs, smetti di leggere e datti all’ippica!

Anche perché, qui, non ne parleremo certo nella accezione negativa che comunque le contraddistingue.
Sì, infatti il termine coniato nel 2006, per definire le mogli/fida dei calciatori inglesi, da principio ha sempre contenuto un sordo suono di negatività, un po’ perché quell’anno portò sfiga all’Inghilterra, un po’ perché i brand addosso alle WAGs quell’anno persero indicibilmente quote di mercato mai viste prima.
Moglie di…, fidanzata di….
Ma io dico – Santi Numi! – negli anni della Merkel e della Pascale, da cui dipendono rispettivamente le sorti dell’Europa e il buco dell’ozono per l’uso indiscriminato di lacca, non vi pare che ad una star mondiale come Shakira, che ha vinto tanti dischi di Platino da non sapere più come esporli in salotto, oltre a 5 MTV Awards, 2 Grammy Awards e non so che altro ancora, possa stare un tantino stretta la definizione di “moglie di Gerard Piquè”?
Piquė chiiiiiiiii?

Io, francamente, con tutto il rispetto per il difensore spagnolo, l’unico Pique[t] che conosco ė il tre volte campione del mondo di automobilismo, Nelson, e con l’augurio a Gerard di diventarlo almeno una volta anche lui, lancio un quiz: chi conosce Gerard Piquè e chi Shakira?
Beh, sono certa del risultato!
Ma potrei continuare, con altri talenti del calibro di Irina Shayk, modella Russa fidanzata da più di 4 anni con il capitano del Portogallo Cristiano Ronaldo.
“Di che talento parliamo?”, direte voi.
Beh, io credo che fare della propria bellezza un business di altissimo livello come sta facendo la bellissima Irina, passando da top-model agli spot più prestigiosi, e ancora alle riprese di Hercules, conservando un’immagine NO sesso-droga&rocknroll, sia un vero talento…oltre ad avere un gran C…. in tutti i sensi!
Ed ancora anchorwomen, fashion editor del Daily Mirror, attrici e chi più ne ha più ne metta di talento e popolarità.

Ovviamente le italiane arrancano un po’ in quanto a talento e popolarità, ma le attrici le abbiamo pure noi con la Michela Quattrociocche, le veline non mancano mai, come Melissa Satta, e poi abbiamo LEI, la “novella” Novella Benini, la First Lady, la compagna del CT della nazionale Cesare Prandelli: nobile famiglia fiorentina d’origine, ex di Chicco Testa, un figlio a carico, e nipote di un banchiere, lei sì che di talento ne ha da vendere, il talento di una che nella sua vita non annovera neanche un giorno di lavoro, e se non ė talentuosa una come lei al giorno d’oggi ditemi chi lo ė.
E poi per ultima, in quanto a tempi tecnici, ma non per nulla fanalinio di coda, anche se collegata in mondovisione e non sugli spalti del Maracanã, la NEW-ENTRY UNOFFICIAL WAG, quella che tutti sanno ma che nessuno dice, la più talentuosa delle italiane, la bella ed intelligente giornalista sportiva Ilaria D’Amico!
Ma la vera vera differenza tra le WAGs italiane ed inglesi, così come di tutto il resto del mondo, sta nello stile, il nostro italian-style che esportiamo anche inconsapevolmente.

Loro, nonostante notoriamente non passino proprio come delle icone di buon gusto, non le vedremo mai indossare cappelloni e sfoggiare pargoli con faccine dipinte al seguito, no questo no, magari qualche borsa stralogata di troppo e qualche tacco 12 in risposta ai 12 tacchetti dei mariti, ma in fondo almeno in trasferta si limitano a dei look sport-fashion; certo, il parrucchiere per mantenere il torchon di Fanny o il liscio perfetto della Quatrociocche [scusate il giro di parole] starà facendo gli straordinari per contrastare l’umidità di Manaus, forse sarà per questo che le furbe WAGs inglesi sono rimaste a fare shoopping e prendere il sole a Rio evitando la umida e poco glamour Manaus!
La favola insegna che, prima di tutto sono finiti i tempi dell’unica vera icona di stile in ambito di WAGs [ovviamente]; vedere scendere dall’aereo della nazionale inglese Victoria Beckham, in semplice tubino, con ai piedi le sue immancabili Louboutin, e stretta al braccio la sua Birkin di Hermes, l’unica borsa degna di questo nome, lasciava e lascia le “altre” senza fiato.
Sì, anche lei direte voi, anche lei ė moglie di… Sì ok, ma lui ė Beckham, e lei speziatamente Victoria!
Cari e belli calciatori, forse ė arrivato il tempo di un nuovo acronimo che vi identifichi come mariti di” o “fidanzati di”, perché questo mondiale le vostre donne lo hanno già vinto … E voi?

Alla prossima ragusani,
la vostra Cleopatra.