Al Consiglio di Ragusa, nulla di fatto per i lavoratori della nettezza urbana

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Un solo punto all’ordine del giorno, eppure il consiglio comunale ibleo riesce a rimandarne di 24 ore la discussione. Si tratta dell’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2013, solamente incardinato dalla relazione dell’assessore al Bilancio Stefano Martorana.

Dopo la seduta di lunedì, nel corso della quale la massima assise non ha affrontato nessuna interrogazione, un’altra andata a vuoto: questo il desolante bilancio dei lavori a Palazzo dell’Aquila. Si dirà che particolari circostanze hanno determinato l’accidentato percorso. A distanza di un giorno dalla veemente protesta dei tredici dipendenti della ditta Busso, inseriti nell’allegato C del capitolato d’appalto relativo al servizio di nettezza urbana, altri cento si sono presentati martedì pomeriggio ad inizio lavori. Non si tratta però di colleghi venuti in sostegno bensì di un ulteriore gruppo di dimostranti che complicano la questione.

Se i tredici, assunti recentemente dall’impresa Busso unilateralmente anche oltre l’organico autorizzato dal Comune di Ragusa, chiedono al sindaco di garantire il proprio posto di lavoro anche nell’eventualità che un’altra impresa si aggiudichi il bando che scadrà a fine mese, i cento, chiamiamoli storici dipendenti, hanno sottolineato come da anni vanno avanti con tre ore di lavoro a settimana e che non intendono rischiare di perdere anche quel poco per una scelta politica dell’Amministrazione Piccitto.

Proprio l’allegato C, hanno dichiarato i lavoratori raccogliendo la conferma di alcuni consiglieri Cinque stelle presenti, è spuntato nel bando solamente dopo la sostituzione dell’assessore Claudio Conti e l’assunzione della delega da parte del primo cittadino. Documento che, a loro parere, non avrebbe nemmeno essere dovuto redatto perché potrebbe costituire comunque un precedente.

La presenza delle due fazioni di lavoratori ha caratterizzato le dichiarazioni iniziali di alcuni consiglieri di opposizione che, nuovamente a gran voce, hanno richiesto invano la presenza in aula del sindaco. Nonostante il presidente Giovanni Iacono abbia cercato di sedare gli animi, sottolineando come con estremo riguardo gli stessi dipendenti avessero accettato di attendere lo svolgimento della Conferenza dei capigruppo programmata giovedì mattina per esporre le loro ragioni, l’intervento del consigliere Angelo Laporta di Territorio ha scatenato il fragoroso applauso di una parte dei dipendenti ed ha reso i lavori difficilmente gestibili tanto che Iacono ha sospeso la seduta convocando i capigruppo in riunione.

Questo l’antefatto che ha evidentemente determinato il desolante epilogo della giornata. Nonostante tutti i manifestanti fossero diligentemente usciti dal Comune, i consiglieri, dopo la relazione dell’assessore Martorana sul Bilancio consuntivo 2013, all’unanimità hanno votato il rinvio della seduta.