Pediatria e polemiche a Modica, Abbate contro Aricò: “Lesi i diritti dei cittadini”

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“Ribadisco che il provvedimento della chiusura del reparto di pediatria è stato assunto dall’Asp 7 senza che io venissi informato. Ed era doveroso che io lo fossi, in quanto rappresento la massima autorità cittadina in materia di sanità”.
Il sindaco Ignazio Abbate – nient’affatto contento della risposta avuta dal manager dell’Asp Maurizio Aricò in merito alla sospensione dei servizi nel reparto di Pediatria di Modica, a causa della carenza di organico, e men che meno contento del fatto che Aricò abbia giudicato il suo comportamento strumentale e poco costruttivo – torna alla carica a difesa del sistema sanitario a Modica.

Dopo un sopralluogo effettuato ieri mattina – “ho constatato l’assenza di organico, mentre il primario a scavalco, nominato da Ragusa, qui non c’è mai venuto” – Abbate non le manda a dire: “È una situazione assurda che lede i diritti dei cittadini e fa emergere l’incapacità della Regione e dell’Asp 7 di gestire nell’immediato un’emergenza e provvedere ad inviare temporaneamente personale medico.
Alla base della decisione dell’Asp 7 di emanare, qualche giorno fa, un bando per il reclutamento di professionisti non emerge una strategia programmatica finalizzata alla soluzione del problema, ma soltanto un’improvvisa decisione che allungherà ulteriormente i tempi.
È allarmante il silenzio totale dell’Assessorato regionale alla Salute con cui abbiamo istituito circa un anno fa una piattaforma programmatica inerente la sanità iblea, in particolare del comprensorio modicano. Assistiamo ancora una volta al depauperamento del nostro territorio a vantaggio, invece, della realtà ragusana. Siamo stufi di partecipare a riunioni e tavoli tecnici dove i problemi reali del territorio non vengono affrontati e si gioca solo con la vita delle persone”.

Sul caso è intervenuta anche la senatrice del Partito Democratico Venerina Padua, a difesa però di Aricò, a suo dire: “messo sulla graticola senza motivo”: “Mi sono subito confrontata con i vertici sanitari aziendali e del Maggiore” ha detto la senatrice “che erano, naturalmente, al corrente della gravità della situazione. Non ritengo che esasperare il clima possa garantire la soluzione delle questioni insorte. Piena fiducia, quindi, al dottor Aricò. Un primo passo è stato compiuto. Vedremo che cosa accadrà”.

[Fonte: La Sicilia]