Turbolenze in maggioranza a Ragusa: Mirella Castro lascia il gruppo 5 Stelle

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Ad “insospettire” è stato il primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale. Si parla di rideterminazione della composizione delle commissioni consiliari e della commissione Trasparenza. Che avviene quando cambia qualcosa nell’assetto del consiglio comunale.

È accaduto in occasione del passaggio di Elisa Marino al gruppo Misto e delle dimissioni del consigliere Giorgio Licitra. E ora che succede?
Mirella Castro, eletta nella lista del Movimento 5 Stelle, lascia. Pare sappia già in quale gruppo andare, ossia quello di Partecipiamo.
La comunicazione ufficiale avverrà proprio nel corso della seduta di martedì. Nessun documento, né della diretta interessata né del Movimento 5 stelle. Neppure Partecipiamo interviene sull’argomento.

Per comprendere le ragioni, almeno quelle ufficiali, si dovrà attendere quindi la prossima settimana. Le valutazioni di ordine politico, tuttavia, è già possibile abbozzarle. Partecipiamo, se verrà confermato il passaggio, avrà maggiore peso. Due consiglieri non sono tanti, ma le trattative per avere spazio nell’amministrazione ovviamente potrebbero ottenere, con questa novità, una corsia preferenziale. Se sarà solo questione di numeri, tanti consiglieri tanti assessori, o di visione complessiva di rilancio amministrativo, si potrà comprendere solo più in là. In gioco c’è l’assetto complessivo di maggioranza e amministrazione.

Quanto spazio chiedono gli alleati, incluso il Movimento Città? Uno due, tre, quattro assessori? Non mancheranno coloro i quali ricorderanno che non si ragiona con i sistemi della vecchia politica, in termini di “visibilità”, ma gli spazi di azione (un assessorato in fondo è uno di questi) sono indispensabili per qualsivoglia gruppo politico. E proprio di costi della politica si sta discutendo di questi tempi all’interno del gruppo 5 stelle.

Dal primo gennaio l’importo del gettone per ciascuna seduta è tornato a 64 euro, dopo il taglio del trenta per cento imposto dallo sforamento del patto di stabilità. Il Movimento, in campagna elettorale, aveva annunciato che il taglio del trenta per cento, a prescindere dal rientro nei termini del patto, sarebbe comunque stato mantenuto anche dopo. A breve, probabilmente, come annuncia qualche esponente, il taglio sarà formalizzato.

Non si sa se la Castro, lasciando il Movimento, confermerà questo buon proposito o se penserà diversamente. Adesso potrà prendere parte alle sedute di tutte le commissioni e della Trasparenza, dal momento che l’altro membro del suo gruppo, Gianni Iacono, ha la carica di presidente del consiglio comunale. Tornano alla questione politica, le strategie si vedranno già a partire dai prossimi giorni, quando in aula arriverà il bilancio di previsione. Al netto delle barricate dell’opposizione, il dibattito più interessante sarà proprio quello tra il Movimento 5 stelle, Città e Partecipiamo.