“A Modica il sindaco si paga lo stipendio e si dimentica quello dei lavoratori”

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Botta e risposta tra il sindaco Ignazio Abbate e il segretario provinciale della Confsal Giorgio Iabichella a proposito del pagamento degli stipendi ai dipendenti indiretti del Comune, quelli della Spm e delle cooperative. “Oltre 38 mila euro liquidati agli Amministratori e a 29 dei 30 consiglieri comunali (solo D’Antona ha rinunciato), mentre i dipendenti della Servizi per Modica attendono ancora il pagamento delle mensilità di giugno, luglio, agosto e della quattordicesima”, aveva scritto Iabichella, che ne ha informato il Prefetto, chiedendo un allineamento con il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali: “Anche le cooperative sociali attendono – ha aggiunto – in media (dipende dalla cooperativa), le ultime 6 retribuzioni. Non credo sia un buon esempio quello che Abbate sta dando ai lavoratori modicani, autorizzando il pagamento delle proprie spettanze relative al mese di luglio, mentre vi sono centinaia di lavoratori che stentano a sopravvivere. Le grosse difficoltà economiche dei lavoratori vengono esasperate e causano malcontento tra i cittadini”.
Immediata la replica del sindaco Abbate: “Mi preme sottolineare che le mensilità sono state pagate ai lavoratori della Servizi per Modica fino al mese di giugno. Allo stato attuale deve essere erogato lo stipendio di luglio, il mese di agosto matura dopo il 15 settembre. Stiamo cercando di portare alla normalità il pagamento delle spettanze ai lavoratori delle cooperative, dal momento che la Regione ritarda nell’erogazione dei fondi e l’Amministrazione ha ereditato un pregresso di quindici mensilità. I lavoratori dell’SpM, delle Cooperative, della ditta Puccia e i dipendenti comunali vengono pagati regolarmente e si trovano in una condizione opposta rispetto a qualche anno fa. Ribadisco – conclude Abbate – che l’Amministrazione ha a cuore le famiglie e i lavoratori dell’ente e non ha bisogno di chi non rappresenta nessuno e non si informa sullo stato reale dei dipendenti. Il nostro Comune è l’unico ente in Italia ad anticipare la quota della cassa integrazione per i dipendenti, liquidando per intero lo stipendio senza decurtarlo del 25%”.

 

[Fonte: La Sicilia]