Chiude oncologia a Comiso. L’opposizione: “Il sindaco alzi la voce”

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Dal primo settembre, l’Ospedale “Regina Margherita” di Comiso non ospita più il servizio ambulatoriale di oncologia. In merito intervengono i consiglieri comunali di opposizione, ecco il loro comunicato:

 

 L’ennesimo schiaffo al diritto alla salute dei cittadini di Comiso. Il tutto, nel silenzio più assoluto di chi dovrebbe difendere gli interessi, mai come in questo caso vitali, dei cittadini che rappresenta!
I pazienti oncologici che necessitano del servizio sono, quindi, costretti a recarsi all’ospedale Paternò Arezzo di Ragusa. Seppure in presenza di un servizio eccellente, non possono, però, essere ignorate le grandi difficoltà che lo spostamento da Comiso a Ragusa ha causato, soprattutto per i pazienti anziani e per quelli non auto-muniti.
Siamo in presenza di un vero e proprio depauperamento dell’offerta sanitaria comisana, dinnanzi al quale l’Amministrazione Comunale non potrebbe e non dovrebbe rimanere muta. Ci saremmo aspettati una reazione forte del sindaco! Ne registriamo, invece, l’imbarazzante silenzio.
Pertanto, sebbene in colpevole ritardo, invitiamo con forza il sindaco Spataro a farsi immediatamente portavoce con gli stati maggiori della Sanità provinciale e siciliana e con il Presidente della Commissione Regionale alla Sanità, il comisano Onorevole Digiacomo, affinché si intraprendano tutte le iniziative possibili rivolte alla riattivazione dell’ambulatorio oncologico presso l’Ospedale “Regina Margherita” di Comiso.

I Consiglieri Comunali Pdl e Comiso Vera